Tagliandi di cortesia, l’Udc scrive a Renzi
Lettera al presidente del Consiglio e ai ministri Alfano e Lupi contro le multe nelle soste a pagamento
ORISTANO. La prossima seduta di consiglio comunale sarà quella in cui sarà discussa la questione dei tagliandi di cortesia in luogo delle multe. Nel frattempo, stanchi di attendere, i consiglieri dell’Udc Peppi Puddu, Roberto Pisanu e Giuliano Uras, hanno mirato alto. E così hanno scritto una lettera niente meno che al presidente del consiglio dei ministri Matteo Renzi, al ministro dell’Interno Angelino Alfano, al ministro dei Trasporti Maurizio Lupi e ai giudici della Corte dei Conti.
Sarà così che la questione delle multe per divieto di sosta comminate a chi si sofferma sulle strisce blu oltre il tempo indicato sul biglietto o a chi il biglietto proprio non lo acquista arriverà addirittura ai piani alti della politica italiana. Nella lettera viene chiesto di mettere la parola fine alla questione che ormai dura da un anno e vede contrapposta la giunta con il gruppo di minoranza. Fermi su due tesi contrapposte, il loro percorso sembra quello di due rette parallele destinate a non incontrarsi se non all’infinito. E infatti il dibattito va avanti da mesi.
L’ultima puntata era andata in onda quando la prefettura aveva preso espressamente posizione su richiesta proprio della giunta. L’aveva fatto prima in un incontro con diversi partecipanti e successivamente attraverso una lettera dello stesso prefetto Vincenzo De Vivo che dava sostegno all’amministrazione. Per la prefettura il tagliando di cortesia, con il quale si chiede agli automobilisti la differenza tra quanto pagato e il tempo in più utilizzato per la sosta, non è legittimo. Così l’organo governativo non sta annullando le multe e sta respingendo tutti i ricorsi presentati dagli automobilisti.
Ma la questione resta controversa e così il chiarimento definitivo non può che arrivare dal massimo livello amministrativo. Chi meglio dei ministeri è in grado di dirimere la querelle? Nessuno. E ovviamente il gruppo dell’Udc ha scelto questa strada perché più che convinto di essere nel giusto. Ancora una volta vengono indicate le situazioni in cui il ministero dei Trasporti ha espresso il proprio parere in favore dei tagliandi di cortesia in luogo delle multe, l’ultima delle quali è avvenuta alla Camera dei deputati a marzo. Questa situazione illegittima starebbe esponendo il Comune ad un danno erariale, perché alcune multe sono state cancellate dai giudici di pace e quindi l’amministrazione non le incasserà.
Enrico Carta