La Nuova Sardegna

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La minoranza contro la gestione del personale dell’ente

GHILARZA. Una soluzione che non convince. La convenzione stipulata con il Comune di Magomadas per la gestione amministrativa del personale non ha persuaso la minoranza, che ha sollevato perplessità...

31 dicembre 2014
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GHILARZA. Una soluzione che non convince. La convenzione stipulata con il Comune di Magomadas per la gestione amministrativa del personale non ha persuaso la minoranza, che ha sollevato perplessità sui criteri che hanno guidato la giunta verso una scelta a carattere temporaneo, orientandola al di fuori dei confini dell’Unione del Guilcier, e che, secondo l’ opposizione, costituisce di fatto una riorganizzazione degli uffici. Il servizio cogestito con il Comune della Planargia funzionerà in via sperimentale per sei mesi. In questo arco temporale l’istruttore direttivo Michela Maddalena Piras presterà la sua opera a Ghilarza per dodici ore. Durante la seduta di lunedì la minoranza ha palesato le sue preoccupazioni nella lunga serie di domande che hanno preceduto il voto contrario. «Quale criterio ha guidato questa scelta? Esiste un piano che indichi qual è il fabbisogno del personale?» hanno chiesto Gioele Pinna e Raffaela Onida. Per il consigliere Antonio Piras l’efficienza e la disponibilità di chi svolgeva precedentemente l’incarico non potranno essere compensati da un servizio reso per meno di due ore alla settimana. «È stata fatta una valutazione per capire se tra i dipendenti comunali ci fosse una figura che potesse ricoprire l’incarico?», ha domandato l’esponente dell’opposizione. «Abbiamo fatto diverse riunioni con il personale ma nessuno ha dato la propria disponibilità», ha riferito il sindaco Stefano Licheri aggiungendo che sono stati interpellati anche i Comuni di Ardauli, Sorradile, Sedilo, Sindia, Borore e Bortigali, ma senza esito. «Abbiamo optato per questa soluzione – ha concluso Licheri – anche perché essendo a scadenza di mandato volevamo dare la possibilità alla prossima amministrazione di riorganizzare il servizio».

Maria Antonietta Cossu

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