La Nuova Sardegna

Oristano

Trivelle in azione nell'area termale

di Elia Sanna
Trivelle in azione nell'area termale

Petizione dei cittadini alla Regione, ma il sindaco ribatte: «Tutte le domande hanno avuto risposta in una assemblea»

05 maggio 2015
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FORDONGIANUS. Le trivelle hanno iniziato a perforare il sottosuolo alla ricerca di nuove falde di acqua termale. Sono entrate in funzione ieri mattina nella zona di "Su Borrocu", a ridosso delle terme romane e della zona archeologica. L'iter burocratico delle autorizzazioni da parte della Regione si è di fatto concluso di recente, dopo oltre due anni, con il necessario nulla osta. La società che sta realizzando le trivellazioni sta operando per conto della Azienda Terme di Sardegna che gestisce lo stabilimento termale di Fordongianus. Ma in paese c'è anche chi è contrario alle ricerche e alle trivellazioni, ritenendole non sicure, in particolare in una zona di grande interesse paesaggistico e ambientale.

Una centinaia di residenti ha quindi raccolto le firme e inviato una petizione alla Soprintendenza, alla Regione, all'Adiconsum e al sindaco di Fordongianus. "Abbiamo denunciato l'avvio delle trivellazioni a ridosso delle terme romane nella sponda sinistra del Tirso - ha spiegato Augusto Melis, uno dei promotori dell'iniziativa - dove l'acqua sgorga a 55 gradi. Le prime vennero fatte nello scorso mese di febbraio sempre ad opera della stessa società che oggi gestisce lo stabilimento, realizzato interamente con soldi pubblici. Ora ci chiediamo quale sia lo scopo di questa ricerca? Forse per ulteriori sfruttamenti dell'acqua termale per ulteriori e cospicui profitti - si chiede ancora Augusto Melis -. Sarebbe stato più giusto interpellarci prima di avviare questi scavi. Ad Arborea le trivellazioni sono state bloccate ed ora lo chiediamo anche noi a Fordongianus".

Un altro dei firmatari è l'ex sindaco Efisio Demartis: "Ho chiesto la documentazione e gli atti relativi alle trivellazioni nel mese di febbraio - ha ricordato Efisio Demartis - con lo scopo di visionare tutta la documentazione relativa alle autorizzazioni. Riteniamo non ci siano i presupposti di sicurezza. L'acqua termale è un patrimonio intangibile di Fordongianus. Abbiamo chiesto alla Regione la revoca delle autorizzazioni".

Il sindaco del paese, Serafino Pischedda, non ci sta e respinge al mittente tutte le contestazioni dei promotori della petizione: "Intanto è la Regione che concede le autorizzazioni e le concessioni - ha spiegato Serafino Pischedda - per noi non ci sono irregolarità e non c'è alcun pericolo per la falde. E poi, voglio ricordare che per questo delicato argomento aveva promosso una assemblea pubblica. In quella occasione erano state elencate le richieste ed era stata data ogni informazione. Abbiamo avuto ampie rassicurazioni - ha concluso il sindaco - sulla sicurezza delle operazioni che sono appena iniziate. In ogni caso io mi sono preso la responsabilità, cosa che in passato non è stata invece fatta".

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