La Nuova Sardegna

Oristano

PAULILATINO

Sull’assegnazione della ex materna intervento dell’Asd

PAULILATINO. Si sono trovati loro malgrado nell’occhio del ciclone e ora chiedono di chiarire qual è stato il loro ruolo nella vicenda sulla riassegnazione dei locali in cui un tempo era ospitato il...

06 maggio 2015
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PAULILATINO. Si sono trovati loro malgrado nell’occhio del ciclone e ora chiedono di chiarire qual è stato il loro ruolo nella vicenda sulla riassegnazione dei locali in cui un tempo era ospitato il centro diurno per disabili, chiuso da qualche anno perché inagibile. L’ iniziativa della giunta comunale ha scatenato la protesta dei familiari di alcuni portatori di handicap, che non hanno gradito l’affidamento all’Asd Tennis tavolo di una struttura che speravano potesse fungere nuovamente da epicentro delle attività ricreative dei loro cari. Aspettative deluse dal recente accordo tra Comune e sodalizio sportivo finalizzato all’uso degli spazi al primo piano dell’edificio. Ma l’Asd, chiamata in causa dai contestatori, puntualizza che la sistemazione è solo provvisoria. «Nel ringraziare l'amministrazione comunale per la  concessione dell’ex scuola dell 'infanzia ci preme specificare che, come da accordi presi, la concessione avrà la durata di un anno  e con una clausola   specifica che prevede la risoluzione dell'accordo nel momento stesso  in cui la sede dovrà essere assegnata  ad altra destinazione d'uso», dichiara il presidente del sodalizio sportivo Pasqualino Putzolu, che coglie l’occasione per assumere un impegno importante. «L’associazione, affiliata al Coni, è fortemente sensibile  alle problematiche dei giovani disabili e si riserva, in futuro, di aprire un'attività  sportiva specificamente  a loro dedicata», anticipa Putzolu. L’importanza dell’associazione sportiva, tuttavia, non era mai stata messa in discussione. La portavoce delle famiglie, Rosa Floris, ne riconosceva l’utilità ma chiedeva di assegnare un'altra sede per il ping pong e di ripristinare la vecchia destinazione d’uso del Centro per disabili. Richiesta che per ora non potrà essere accolta dal Comune a causa della penuria di fondi. «Quella sede non è idonea, per certe attività devono essere rispettati determinati parametri di sicurezza», aveva precisato il sindaco Gianni Demartis aggiungendo che «Quando saranno disponibili le risorse quei locali saranno sistemati, ma il servizio è comunque attivo».(mac)

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