La Nuova Sardegna

Oristano

Grandinata violenta: la conta dei danni a vigne e ciliegeti

di Piero Marongiu
Grandinata violenta: la conta dei danni a vigne e ciliegeti

Dopo mattinate afose violenti temporali nel pomeriggio Le conseguenze più gravi si sono registrate nel Montiferru

09 giugno 2015
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ORISTANO. Ormai accade da alcuni giorni: il caldo afoso della mattina lascia il posto, nel primo pomeriggio, a temporali violenti. Per ora il capoluogo è stato solo sfiorato, ma nelle zone interne, soprattutto vicino alle zone collinari, gli eventi atmosferici sono stati piuttosto estremi. Ieri erano passate da poco le 16 quando sul Montiferru si è abbattuta una violentissima grandinata che ha creato seri danni alle colture. «Ad essere maggiormente compromessi sono sicuramente i vigneti – ha detto Carlo Malica, agricoltore -, ma anche oliveti e frutteti sicuramente non sono rimasti indenni».

In pochi minuti le campagne sono state letteralmente bombardate da chicchi di grandine grossi come ciliegie imbiancando tutto per la gioia dei bambini che subito dopo, a diluvio cessato, si sono riversati fuori per giocare come si fa con la neve. «L’aria era carica di elettricità già dalle prime ore del mattino – ha proseguito Malica -. L’afa e l’umidità si sono concentrate in quest’area e nel primo pomeriggio ha riversato sulle nostre campagne prima grandine, poi acqua».

Adesso, la speranza per i proprietari di vigneti e oliveti, è che i danni siano contenuti. «Le vigne in questo periodo stanno selezionando il frutto – dice un proprietario – pertanto i grappoli sono molto fragili. Speriamo che quello che ha risparmiato la grandine non venga compromesso del tutto dalla peronospora. Altrimenti si può già dire addio alla vendemmia».

Domenica pomeriggio ha subire le inclemenze di questo inizio di giugno sono stati anche i ciliegeti di Pabarile e Pranos, in agro di Bonarcado. «Intorno alle tre di pomeriggio – ha detto Raimondo Sechi, vice comandante della compagnia barracellare di Bonarcado - qui ha letteralmente diluviato».

Domenica sono stati aperti ai residenti i cancelli del ciliegeto comunale. «Chi è andato a prendere le ciliegie prima che iniziasse a piovere - dice ancora Sechi - ha potuto raccogliere la sua parte di frutto. Le nostre ciliegie sono resistenti alle bizze del clima, pertanto non dovrebbero aver subito danni».

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