Violenze in famiglia, due uomini in manette
A Siamaggiore e Marrubiu, a denunciarli sono state le ex mogli terrorizzate Le vessazioni interrotte da donne che hanno avuto il coraggio della denuncia
SIAMAGGIORE. Nell’arco di 24 ore due uomini, a Siamaggiore e Marrubiu, sono stati arrestati per maltratamenti in famiglia, minacce e stalking. Ci sono più denominatori comuni in queste due storie: lo sgretolamento del matrimonio, l’incapacità di gestire conflitti se non con il ricorso alla violenza, e l’abuso di alcol, un terribile moltiplicatore degli atteggiamenti aggressivi. Ma c’è anche la capacità delle donne vittime dei maltrattamenti e delle persecuzioni di reagire, con la denuncia, a vessazioni insopportabili e inaccettabili.
A Siamaggiore è finito in manette P.V., di 67 anni. Gli agenti delle “volanti” dell'Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della Questura, coordinati dal commissario Michele Amatulli, sono intervenuti nel pomeriggio, dopo una chiamata d’aiuto arrivata al 113 da parte di una donna che denunciava l’ennesima aggressione da parte del marito. I poliziotti si sono precipitati a Siamaggiore: P.V. stava inveendo contro la moglie che era barricata dentro la macchina. Vedendo gli agenti, l’uomo ha cercato di fuggire su un’altra macchina. Ma non è stato difficle bloccarlo, anche perchè aveva bevuto troppo: e infatti, l’alcoltest al quale è stato sottoposto dagli esperti della Stradale, ha rilevato un tasso alcolemico pari a 1.85 grammi per litro, più del triplo del consentito.
Nel frattempo, gli agenti hanno sentito la donna, rassicurata dall’allontanamento del marito, e altri testimoni, che hanno confermato un quadro familiare deteriorato, una situazione in cui vessazioni verbali e violenze fisiche erano all’ordine del giorno. Anche per via del continuo abuso di alcol da parte di P.V, che appena qualche mese fa, il 20 luglio scorso, era stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e lesioni a pubblico ufficiale. Anche in quell’occasione, la polizia era stata avvisata dalla donna, ma all’arrivo degli agenti l’uomo si era scagliato contro di loro, ferendoli. E successivamente era stato condannato a sei mesi con la sospensione della pena.
L’episodio di mercoledì sera è finito sul tavolo del sostituto procuratore della Repubblica, Marco De Crescenzo, che ha disposto l’arresto del marito violento, rinchiuso nel carcere di Massama. Nei suoi confronti sono state formulate le accuse di maltrattamenti in famiglia e guida sotto l ’influenza dell’alcol.
Sempre mercoledì sera, ma a Marrubiu, i carabinieri hanno arrestato per stalking G.F., che qualche giorno prima era stato querelato dalla ex moglie e dalla figlia. G.F. 54 anni, già nel 2010 era stato condannato a un anno e quattro mesi per lo stesso tipo di condotta persecutoria. In più, da qualche tempo, aveva iniziato a minacciare l’ex mogli e la figli. Sms dal significato inequivocabile, ninacce di morte continue, pressanti. Tante e tali da provocare ansia, e un totale senso di insicurezza nelle due donne. Che infatti avevano presentato una denuncia. I carabinieri lo hanno denunciato, hanno attivato anche il centro antiviolenza e, allo stesso tempo, hanno avviato una discreta vigilanza nei confronti delle ex moglie e della figlia. E proprio mercoledì sera è arrivata una nuova richiesta di aiuto: G.F. aveva mandato un nuovo sms annunciando una prossima “visita” – non di cortesia – a casa della donna. I carabinieri lo hanno atteso: l’uomo, visibilmente ubriache, ha cercato di entrare a casa della donna, ma carabinieri l’hanno bloccato e arrestato. Ora è rinchiuso a Massama.