La Nuova Sardegna

Oristano

Nuove prospettive per il potenziamento dell’ospedale di Bosa

Nuove prospettive per il potenziamento dell’ospedale di Bosa

Alcuni reparti come endocrinologia in continua crescita Il “Mastino”, punto di riferimento anche per altre Asl

26 novembre 2015
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BOSA. Sono circa milleduecento i pazienti che fanno capo al servizio di endocrinologia, diabetologia e malattie metaboliche dell’ospedale di Bosa. Riferimento per utenti che fanno capo ad un bacino ben più esteso di quello della Asl 5 «Aprendo prospettive importanti nella mobilità attiva verso l’ospedale di Bosa, in collegamento ad altri servizi come la radiologia e la chirurgia», afferma il Direttore del Reparto di medicina interna, e responsabile di Endocrinologia, Gian Luigi Mastinu. Aperto nel 2013 il servizio viene considerato uno dei nuovi motori in termini di utilizzo della struttura. Per pazienti in arrivo, punto più lontano di alcuni utenti che hanno scelto l’A.G. Mastino, Santa Teresa di Gallura, principalmente dal bacino dell’oristanese e del nuorese, ma anche dal nord dell’isola. «L’attività è legata alla cura delle patologie della tiroide, del diabete, osteoporosi e malattie metaboliche», spiega Gian Luigi Mastinu. Ma con interessanti ricadute anche per altri reparti, la radiologia ad esempio. «In collaborazione con il primario Lido Pinna nel 2014 sono state eseguite circa mille ecografie tiroidee, e oltre duecento agoaspirati ecoguidati dei noduli tiroidei». Restando ai numeri «sempre in collaborazione con la radiologia, sono circa mille gli esami di densitometria ossea effettuati nella diagnosi dell’osteoporosi». Con l’ospedale di Bosa che si candida a diventare punto di riferimento in questo settore clinico. In particolare per le donne in post menopausa, dove è più alta l’incidenza di questa patologia, «anche perché i tempi d’attesa sono bassi, per eseguire l’esame parliamo di una media di trenta giorni». Esami, poi, in linea con le direttive del Ministero della Salute, perchè «l’osteoporosi è una malattia sociale con altissimi costi clinici ed economici, dove la prevenzione è quindi fondamentale«, rimarca Gian Luigi Mastinu. La fase diagnostica, di ecografia e agoaspirati si unisce poi la possibilità di usufruire del servizio di chirurgia «Parliamo di oltre sessanta interventi l’anno, alcuni complessi, che seguono la fase diagnostica«, eseguiti dal professor Alberto Porcu della clinica chirurgica di Sassari e dal responsabile locale Silvio Tanda. «Attraverso il servizio di endocrinologia, diabetologia e cure metaboliche l’ospedale di Bosa è diventata punto di riferimento per l’Asl 5 e per altre aziende sanitarie. Con un ritorno positivo per l’ospedale di Bosa», ribadisce il primario di Medicina. Eppure l’A.G. Mastino, attende il potenziamento di alcuni servizi presenti, e la nascita di nuovi. Nella palazzina fino a qualche anno fa utilizzata dalle suore, che prestavano assistenza tra i reparti dell’ospedale, si sta lavorando infatti per creare gli spazi necessari ad accogliere diverse postazioni per la dialisi. Un servizio atteso da tanti pazienti della Planargia e del Montiferru.

Alessandro Farina

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