Il presidente: «Il gestore ha tutte le carte in regola»
ORISTANO. Le acque agitate non piacciono al presidente delle Marine Oristanesi, gestore del porticciolo di Torregrande. Giovanni Angelo Sulas riporta il sereno nella vicenda che sta mettendo a...
ORISTANO. Le acque agitate non piacciono al presidente delle Marine Oristanesi, gestore del porticciolo di Torregrande. Giovanni Angelo Sulas riporta il sereno nella vicenda che sta mettendo a rischio alcuni posti di lavoro e i servizi in vista della stagione estiva. Ma a chi lo accusa, replica che ha sbagliato bersaglio: «Ci stiamo adoperando perché prevalga l’interesse generale, non abbiamo figli o parenti da sistemare. La società Marine Oristanesi lavora esclusivamente per il bene della struttura che gestisce».
E a proposito di gestione, i problemi delle ultime settimane sono insorti nel momento in cui la Job and Project che si era aggiudicata il bando per occuparsi dei servizi all’interno del porticciolo si è ritrovata di fronte alla procedura di liquidazione coatta amministrativa. «Ovviamente abbiamo informato il Comune di questo aspetto – chiarisce Giovanni Angelo Sulas –, ma non siamo arrivati al momento della revoca perché il nostro atto, a quel punto obbligato, è stato preceduto da quello compiuto dal liquidatore della Job and Project».
È stato quest’ultimo a decidere di non portare avanti la gestione del servizio a Torregrande e a licenziare i lavoratori. Il problema con questi ultimi è nato nel momento in cui hanno proseguito la loro opera pur essendo già stati licenziati. La comunicazione è infatti arrivata con qualche giorno di ritardo, ma questo non dovrebbe comportare l’avvio di una causa. «Le Marine Oristanesi hanno regolarmente pagato le prestazioni – spiega Giovanni Angelo Sulas – e ora la nuova società incaricata della gestione dei servizi del porticciolo sta verificando con i sindacati se ci sono le condizioni per proseguire nel rapporto di lavoro, sebbene con modifiche rispetto all’orario di lavoro che deve fare i conti con le esigenze di una struttura che è impegnata maggiormente durante l’estate».
E a proposito della nuova società di gestione, Giovanni Angelo Sulas chiude il discorso sull’oggetto sociale: «Non è vero che la Sepala non è legittimata a gestire un porticciolo. Nel proprio oggetto sociale indica anche la gestione dei servizi connessi al trasporto marittimo, delle vie d’acqua, degli ormeggi e della guardiania». I detrattori son serviti, anche perché lo stesso presidente va a puntualizzare sul modo in cui è avvenuta l’assegnazione: «È la prima volta che le Marine Oristanesi affidano l’incarico attraverso un bando pubblico e non attraverso conoscenze dirette. A riprova dei vantaggi di questa soluzione ci sono i costi che prima erano di 180mila euro l’anno, adesso sono scesi a 127mila euro». (e.c.)