Agricoltura, per le aziende l’aiuto arriva dal Comune
San Nicolò Arcidano, l’amministrazione assegna terreni agricoli di sua proprietà In tutto 43 ettari: i canoni sono rimasti invariati ma si allunga il periodo di affitto
ARCIDANO. Per rilanciare l'agricoltura i terreni agricoli di proprietà comunale saranno assegnati a giorni agli aventi diritto. Con la stipula di un apposito contratto saranno assegnati tredici lotti di terreni agricoli comunali per una superficie totale di oltre 43 ettari messi a bando a seguito della scadenza dei precedenti contratti.
«Le difficoltà che devono affrontare i lavoratori e le rispettive famiglie – commenta il sindaco Emanuele Cera – in questo particolare periodo, sono innumerevoli. Recentemente abbiamo assistito alla di cantine, zuccherificio, aziende di trasformazione del pomodoro, la grave situazione del comparto lattiero-caseario, tutti settori che sino a qualche anno fa erano fonte sicura di reddito per le famiglie arcidanesi».
Recentemente la Commissione Agricoltura aveva approvato alcune sostanziali modifiche al regolamento per l’assegnazione, come l’attribuzione di punteggio ai giovani imprenditori agricoli e la concessione dei terreni per sette annate agrarie anziché cinque, modifiche poi approvate dal Consiglio Comunale nella seduta del 16 settembre scorso. Negli uffici comunali sono pervenute dodici domande, tutte in regola con la documentazione richiesta dal bando. Ora spetta all’ufficio amministrativo comunale stilare la graduatoria nel più breve tempo possibile così da distribuire i terreni agli aventi diritto. «Come amministrazione – prosegue il sindaco Cera – disponiamo di mezzi esigui per far fronte al problema. Ci stiamo comunque impegnando a livello regionale e provinciale, abbiamo formulato diversi suggerimenti agli enti competenti, e metteremo in campo le nostre forze al fine di risollevare un settore che riteniamo trainante per la nostra comunità e la Sardegna tutta».
La durata del contratto sarà quindi di sette annate agrarie, mentre il costo dell’affitto pari a 100 euro/ettaro, è rimasto invariato rispetto ai precedenti contratti, per cercare di venire incontro appunto ad una realtà, quella agro/zootecnica che vive un particolare momento di crisi. «Siamo comunque soddisfatti – conclude Cera – poiché nel nostro piccolo contiamo di appagare le richieste di tutti coloro che, in regola con la documentazione, hanno presentato domanda. A mio avviso, è stata fatta una suddivisione delle aree equa e rispondente alle esigenze degli operatori del settore che ne usufruiranno».