La Nuova Sardegna

Oristano

Custodi della Terra e delle bontà

di Simonetta Selloni

Abbasanta, presentato il marchio che raduna una decina di aziende dell’eccellenza agroalimentare

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ABBASANTA. C’è un turismo di qualità alla ricerca di esperienze e di contatti con realtà che va a visitare. E c’è una rete di imprese dell’agroalimentare in grado di rappresentare quel che di meglio questa terra è in grado di offrire. La cui sintesi è rappresentata dalla dieta Mediterranea, intesa come paradigma non solo del mangiar bene, ma del vivere bene tutti gli elementi del territorio, delle usanze e dei saperi che concorrono a portare in tavola capolavori dell’enogastronomia. Da qualche mese, alcune di queste aziende hanno deciso di mettersi insieme sotto il Marchio Custodi della Terra, presentato ufficialmente ieri al Country Hotel Mandra Edera di Abbasanta, e non a caso, essendo il cavallo una delle componenti della cultura isolana.

Le aziende che hanno aderito sono Silattari Azienda Agricola srl (Bosa); Famiglia Orro (Ttramatza); Agricola Soi (Nuragus); Azienda Agricola Cabiddu (Tortolì); Cantine Pisoni (Usini); Azienda Su Creccu (Ortueri); Liune Apicoltura Nomade (Ghilarza); Hybris srls (Ghilarza). A loro si aggiungono Tenute Bonamici (Mamoiada) ed Azienda agrivinicola Su Cuppoi (Terralba) che hanno chiesto in questi giorni di farne parte; ma il Marchio, il cui presidente è Aldo Buiani, è pronto ad accoglierne altre ancora per completare il quadro del altre sicuramente verranno accolte per completare tutti i tasselli di questo progetto.

Dal punto di vista vitivinicolo sono presenti praticamente tutti i vitigni ed i vini prodotti in Sardegna, dalla Malvasia alla Vernaccia, dal Nieddera al Cannonau, passando per Vementino, Bovale e Cagnulari ed attraversando territori vocati come il Mandrolisai; ma non solo, parecchie di queste realtà hanno diversificato le proprie produzioni ed oggi per esempio valorizzano anche la filiera olivicola (olio, olive e creme alimentari) oppure hanno riscoperto antiche bevande fermentate come l’idromele partendo dalla produzione di miele da apicultura nomade.

L’assoluta qualità del made in Sardinia e il percorso di storia e di cultura di cui sono il prodotto da soli non bastano per la loro promozione. Il Marchio Custodi della Terra ha tra gli obiettivi la promozione delle aziende facendo sistema, ossia valorizzando la trasversalità, con la considerazione che la creatività e la cultura del saper fare sono le stesse a prescindere dal prodotto proposto. Saranno valorizzate ricerche e collaborazioni con partner come Regione, Università, Coldiretti; questo nuovo modo di concepire l’offerta dei prodotti, unendola a una esperienza culturale che investe i territori di produzione, è il modo per attirare turisti di fascia alta, interessati a sensazioni uniche da vivere nei luoghi dove nascono i prodotti offerti.«All’opacità della filiera industriale contrapponiamo la faccia sorridente dei nostri produttori e col turismo esperenziale entriamo a contatto con il processo di trasformazione facendo luce sulle ombre dei processi», sottolinea Aldo Buiani. Intanto, per primavera è già allo studio un progetto che vedrà coinvolte le aziende del Marchio e il cui protagonista sarà il cavallo.

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