La Nuova Sardegna

Oristano

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Protesta contro l’addio del Banco

Il consiglio comunale si oppone all’ipotesi di chiusura dell’ufficio

08 settembre 2017
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GENONI. L’amministrazione comunale e i cittadini hanno deciso di non arrendersi e di dare battaglia contro la chiusura dell’ufficio di corrispondenza del Banco di Sardegna. Problemi ai quali non ci si abitua mai nonostante si ripetano periodicamente. Cosi, dopo il ridimensionamento del servizio postale, adesso è il Banco di Sardegna a voler lasciare il paesino del Sarcidano che, come tanti altri piccoli centri, progressivamente vede cancellati i servizi essenziali.

Ieri si è riunito il consiglio comunale aperto al pubblico, per discutere il problema e valutare eventuali azioni contro quella che è stata definita come “l'ennesima decisione unilaterale” che cancella gli ultimi servizi esistenti nel territorio e causa gravi danni e disservizi alla popolazione.

Nell’elenco oltre a Genoni ci sono i comuni di Soleminis, Collinas, Gesturi, Furtei, Suelli, Barrali, Selegas, Escolca, Triei, Olzai, Torralba. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di sportelli mono addetto, aperti cioè due o tre giorni su cinque, e distanti meno di dieci chilometri da sportelli per i quali non è previsto progetto di smantellamento.

Ancora non ci sono conferme, ma sembra che la filiale di Genoni debba essere accorpata a quella di Nuragus, il paese più vicino. Non si arrende il sindaco Roberto Soddu che, insieme agli altri cittadini, porterà avanti la battaglia per mantenere il servizio, mentre in segno di protesta ha invitato tutti i titolari di conto corrente presso il banco di Sardegna a prendere atto della situazione e a trarne le dovute conclusioni. “Come sindaco – ha detto Soddu- prendo atto dell’ennesimo scippo ai danni della comunità genonese, a riprova del fatto che siamo sempre più soli e bistrattati”.

Il Consiglio di ieri è preliminare ad un prossimo incontro che vedrà coinvolti tutti i 12 Comuni interessati da questa chiusura. (Iv.Ful.)

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