La Nuova Sardegna

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Famiglie abusive nel camping, lo sgombero è lettera morta

di Enrico Carta
Famiglie abusive nel camping, lo sgombero è lettera morta

ORISTANO. In estate c’era stata l’ordinanza di sgombero, ma anziché svuotarsi il camping comunale di Torregrande si va riempiendo. L’emergenza casa, riportata alla luce dalla recente polemica, non è...

07 dicembre 2017
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ORISTANO. In estate c’era stata l’ordinanza di sgombero, ma anziché svuotarsi il camping comunale di Torregrande si va riempiendo. L’emergenza casa, riportata alla luce dalla recente polemica, non è destinata a limitarsi alla sola questione dei prefabbricati da assegnare a famiglie bisognose da inserire al meglio nel contesto sociale. A Torregrande c’è infatti un porto franco diventato luogo di accoglienza per quattro nuclei familiari, con i quali vivono anche sei minorenni e un disabile.

Il campeggio della borgata marina, da tempo, era stato destinato esclusivamente ad area di sosta per i camper dal momento che la struttura non rispondeva più agli standard di sicurezza. Così si era deciso di limitare l’attività al minimo. Col passare dei mesi, vedendo probabilmente che l’utilizzo era pressoché nullo, qualcuno ha pensato che quello fosse il luogo adatto in cui andare a soggiornare e risolvere così il gravissimo problema della difficoltà a trovare un alloggio. Questo ovviamente mal si sposa con le leggi, quindi le famiglie che hanno iniziato a soggiornare nel terreno pubblico e nei bungalow che da esso non sono mai stati rimossi sono diventate famiglie di abusivi.

A metà estate il caso era finito sulle scrivanie dell’amministrazione comunale che aveva pensato di poter risolvere il problema con due ordinanze di sgombero firmate dal sindaco Andrea Lutzu. Nessuno però si è mosso da lì, anzi i nuclei ospiti del terreno del camping sono passati da tre a quattro. La giunta comunale si è riunita nei giorni scorsi proprio per affrontare la questione, ma al momento non paiono esserci soluzioni. «Due famiglie che vi hanno trovato alloggio hanno con sé minorenni, per cui lo sgombero non è automatico. Dovremmo trovare una sistemazione temporanea, ma non ci sono spazi a disposizione del Comune», spiega Andrea Lutzu.

La posizione del sindaco viene rafforzata dall’assessora ai Servizi sociali, Gianna De Lorenzo, che nei giorni scorsi ha fronteggiato una protesta dei residenti del camping per via di un malfunzionamento degli impianti fognari e in passato ha ascoltato le lamentele di chi lamenta il moltiplicarsi di rifiuti nella zona: «Capisco la loro situazione, però sono a tutti gli effetti degli abusivi in una struttura che non ha i requisiti di sicurezza. Noi ci stiamo adoperando, ma ci scontriamo con l’assenza di alloggi da attribuire loro anche temporaneamente».

A complicare la situazione c’è poi il fatto che nessuno dei nuclei familiari è inserito nelle graduatorie per l’assegnazione di alloggi popolari, per la quale sono esaurite anche le quote in deroga. È per questo che il Comune chiederà anche un incontro con la Questura e la Prefettura affinché si interessino del caso.

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