La Nuova Sardegna

Oristano

Un disabile di Bosa bloccato da tre mesi senza carrozzina

di Alessandro Farina
Un disabile di Bosa bloccato da tre mesi senza carrozzina

L’uomo aveva sollecitato alla Assl un mezzo elettrico: dopo soli 3 giorni il guasto, che ancora non è stato riparato

23 gennaio 2018
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BOSA. Era riuscito ad ottenere dalla Assl una carrozzina elettrica che finalmente gli permetteva di potersi muovere autonomamente nell’area urbana. Il mezzo però si è fermato dopo solo tre giorni dalla consegna per un guasto tecnico, e dal 23 settembre un disabile di Bosa, che ha subito informato Assl e ditta che si occupa della manutenzione del problema, è costretto a coinvolgere parenti, amici o conoscenti per un passaggio in auto.

Silvano Murgia, sessant’anni, ha grandi difficoltà di deambulazione a causa di una patologia invalidante che ne limita i movimenti. «Ho chiesto alla Assl una carrozzina elettrica, che mi avrebbe permesso di muovermi più agevolmente ed in maniera autonoma. Il mezzo mi è stato consegnato il 20 settembre 2017 ma purtroppo si è fermato per strada mentre raggiungevo l’ospedale di Bosa per dei controlli, il 23 settembre», racconta sconsolato. «Ho subito avvisato l’ufficio dei Servizi territoriali della Assl, nel rione Santa Caterina, dove mi è stato detto di rivolgermi alla ditta che cura l’assistenza. Così ho fatto, spiegando quanto accaduto. La risposta è stata che mi avrebbero richiamato per la verifica e l’eventuale sostituzione del mezzo».

Passano i giorni, le settimane, i mesi, ma nessuna comunicazione arriva a Silvano Murgia, che ai primi di gennaio torna di persona ai Servizi territoriali, da cui parte una richiesta telefonica di sollecito alla ditta. «Vengo finalmente contattato e venerdì scorso arriva un tecnico. Che dà un’occhiata al mezzo; identifica il possibile problema, pare alla centralina elettronica; mi dice di custodire la carrozzina, che peraltro da tempo viene ospitata in un garage messo a disposizione da un amico; e va via. Da allora più nessuna notizia, così sono ancora costretto a chiedere continuamente passaggi per potermi muovere a Bosa. A breve inoltre mi dovrò trasferire nel rione Terridi, che è lontano dal centro. Senza un mezzo per me sarà ancora più difficile riuscire a muovermi autonomamente. Mi auguro che la situazione possa essere finalmente risolta», l’auspicio finale del disabile.

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