La Nuova Sardegna

Oristano

Maltempo, paesi e attività in ginocchio

di Nicola Podda
Maltempo, paesi e attività in ginocchio

Danni enormi nel Terralbese. Ad Arborea si è sfiorata la catastrofe e la sindaca scrive a Salvini: «Ridateci i 3 milioni»

06 novembre 2018
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ARBOREA. Il maltempo dei giorni scorsi, le violente piogge e il forte vento, hanno messo a dura prova intere comunità e causato seri problemi alle economie locali. La reazioni degli amministratori dei paesi coinvolti e dei cittadini è stata immediata, ma ora si contano i danni. Ad Arborea si è sfiorata la catastrofe, in un contesto generale che già soffriva per i danni causati dal maltempo nel mese di maggio, quando a pagare un prezzo carissimo furono allevatori e agricoltori. Una parte fondamentale del tessuto economico cittadino che, ancora una volta, subisce gli effetti devastanti degli agenti atmosferici.

La sindaca, Manuela Pintus, fa il punto della situazione, ma non solo. Infatti, la prima cittadina ha scritto una lettera al ministro dell’Interno Matteo Salvini nella quale, tra l’altro, sottolinea la fragilità di un territorio messo a dura prova dagli eventi di questi giorni. Vento e pioggia hanno divelto pali dell’illuminazione pubblica, della rete telefonica e della distribuzione di energia elettrica, danneggiato la rete viaria e allagato interi campi, con ingenti danni per l’agricoltura e l’allevamento. Il lavoro di settimane andato perso.

Nella lettera al ministro, Manuela Pintus fa presente che si è dovuto chiudere le scuole e chiedere lo stato di calamità, così propone che s’interceda col ministero delle Economie perché «possano esser restituiti quei tre milioni che il fondo di solidarietà sottrae al nostro Comune dal 2013». E ancora, che «s’interceda col ministero delle Infrastrutture per ottenere fondi per la manutenzione e il monitoraggio di importanti opere». Soprattutto si chiede: «Si dedichi attenzione alle procedure di erogazione dei fondi a sostegno dell’agricoltura e dell’allevamento che negli ultimi anni hanno determinato imperdonabili ritardi e che le nostre attività produttive vengano indennizzate in tempi rapidi».

Se Arborea ha vissuto un dramma, Terralba l’ha sfiorato. Il sindaco Sandro Pili ha descritto la situazione di un centro abitato in difficoltà a causa degli allagamenti e la grave condizione del comparto pesca a Marceddì dove si contano i danni alle attrezzature a causa del vento. Inoltre, si è resa necessaria la chiusura del sottopasso ferroviario.

Sempre nel Terralbese, a San Nicolò Arcidano, il sindaco Emanuele Cera descrive uno scenario di grandi difficoltà nella viabilità, l’ecocentro allagato e serissimi danni all’agricoltura con le produzioni di ortaggi inesorabilmente distrutte. A Marrubiu le piogge hanno fatto tracimare il canale Su Tasaru e alcune vie del paese sono state invase dall’acqua rendendo necessario l’intervento dei vigili del fuoco (un centinaio le chiamate nella sola giornata di ieri, sei squadre operative tutto il giorno), della Protezione civile e dei barracelli. Il sindaco Andrea Santucciu ha disposto, per questioni di sicurezza, la pulizia delle condotte di Masongiu alta.

Quindi allarme, paura e difficoltà hanno riempito le ore e i giorni di intere comunità che si sono trovate, ancora una volta, a dover fare i conti con la furia di condizioni meteorologiche che seminano distruzione, ma contro le quali bisognerà adottare sempre più adeguate misure di contrasto, vista la frequenza con cui si ripetono.

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