La Nuova Sardegna

Oristano

Viabilità: «Serve un mobility manager»

di Davide Pinna
Viabilità: «Serve un mobility manager»

L’opposizione chiede di individuare un esperto per risolvere i guai del traffico

09 ottobre 2019
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ORISTANO. Ormai è un problema cronico, almeno a livello di percezione gli investimenti di pedoni nella strade cittadine sembrano essere più del normale e ci sono effettivamente alcune zone della città che presentano delle criticità particolari e innegabili. Ora la minoranza del consiglio comunale presenta una sua ricetta, una mozione che porta le firme di Efisio Sanna, Maria Obinu, Francesco Federico, Andrea Riccio, Anna Maria Uras, Monica Masia e Patrizia Cadau. Al primo punto c’è l’istituzione della figura del mobility manager, cioè un manager per la viabilità. «La persona adatta a ricoprire l’incarico andrebbe individuata tra i dipendenti comunali – spiegano i firmatari – e avrebbe il compito di sviluppare e condividere politiche per la riduzione dell’utilizzo delle macchine».

Effettivamente il metodo più ovvio per ridurre gli incidenti è proprio quello di ridurre il numero di veicoli circolanti e questo è ancor più vero in una città «che ha sviluppato negli ultimi anni un modello di mobilità fondato sull’utilizzo dell’auto privata». Ecco quindi che arriva anche la proposta di avviare con l’Arst un percorso di rivisitazione del trasporto pubblico locale, in grado anche di comprendere gli spostamenti che arrivano dai paesi limitrofi. Non solo questo, perché ci sono problemi che necessitano di una soluzione immediata: «Bisogna eliminare alcuni stalli di parcheggio in prossimità delle strisce pedonali, istituire nuovi sensi unici per creare spazio per le piste ciclabili come già previsto nel Piano urbano della mobilità, correggere gli errori nella segnaletica orizzontale e verticale». C’è anche la proposta di portare in alcune strade il limite di velocità a 30 chilometri orari: «Questa soluzione permette una migliore convivenza tra auto e bici o pedoni e diminuisce lo spazio di frenata. Ci sono zone particolarmente sensibili, come quelle vicino alle scuole, agli edifici di culto o alle strutture sanitarie, zone trafficate come via Cagliari o viale Diaz e le aree a vocazione commerciale». Per il dibattito, appuntamento al prossimo consiglio comunale o magari ancora prima in commissione Trasporti, che nel 2019 non è mai stata convocata.

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