La Nuova Sardegna

Oristano

Forme d’arte si intrecciano a Ghilarza

GHILARZA. Tre forme d’arte s’incontrano mescolando linguaggi, significati e significanti per riprodurre nello stesso momento la gamma di emozioni che ciascuna di esse suscita nel quotidiano quando si...

27 dicembre 2019
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GHILARZA. Tre forme d’arte s’incontrano mescolando linguaggi, significati e significanti per riprodurre nello stesso momento la gamma di emozioni che ciascuna di esse suscita nel quotidiano quando si ascolta una melodia, si osserva un dipinto o si legge un libro. Questo gioco d’incastri si sta realizzando con la mostra d’arte allestita nella torre aragonese e nella vicina Agorà. La collettiva, inaugurata nei giorni scorsi, ospita le installazioni dell’artista Stefania Parisi di Macomer, che nel progetto Madre Terra accosta i colori alla materia utilizzando il tradizionale tessuto sardo. Tutt’intorno si diffonderà la musica suonata dal vivo dal chitarrista Gabriele Lias. L’offerta multidisciplinare è replicata nella moderna Agorà che accoglie la mostra di pittura digitale dell’artista Emanuele Gentile, che sta esponendo con la musica di Paolo Zizi in sottofondo.

In una stanza attigua il binomio tra pittura e note musicali è stato riproposto attraverso l’accostamento dei dipinti di Sarko Sarkos e dei virtuosismi del violinista Giambattista Longu, mentre un terzo spazio è stato dedicato alle immagini oniriche del fotografo Gigi Cabiddu Brau, accompagnato per l’occasione dal sax di Gianluca Podda.

L’iniziativa è inserita nel programma della rassegna Arti e sapori che anima diverse vie della cittadina e rimarrà in cartellone sino al 9 gennaio.

Maria Antonietta Cossu

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