La Nuova Sardegna

Oristano

Cadono calcinacci da due cavalcavia

di Maria Antonietta Cossu
Cadono calcinacci da due cavalcavia

A Paulilatino e Bauladu preoccupazione per le condizioni del cemento e dei ferri

16 febbraio 2020
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PAULILATINO. Magari è uno di quei casi in cui l’apparenza inganna, ma le condizioni in cui si presenta il viadotto all’altezza del chilometro 117 della statale 131 non sono rassicuranti. L’automobilista che transita lungo la Carlo Felice non ha contezza dello stato in cui versa la campata, ma chi viaggia nella strada sottostante, la provinciale che porta a Milis, ha ben altra visuale: l’intelaiatura in ferro è completamente arrugginita e spunta attraverso le fessure che si sono formate nel cemento deteriorato. E se non bastasse l’aspetto esteriore a preoccupare gli automobilisti, che malgrado il fondo accidentato percorrono spesso quei dodici chilometri di strada per raggiungere le aziende agricole e i terreni, c’è anche il rischio del distacco di calcinacci.

È già successo un mese fa, quando dal cornicione sono precipitati alcuni pezzi di cemento del diametro di cinque e dieci centimetri. Il cedimento non ha coinvolto né persone né veicoli, ma ha messo in allarme chi ha rinvenuto il materiale sull’asfalto. Il Comune di Paulilatino aveva raccolto le segnalazioni trasmettendo una relazione tecnica e fotografica all’Anas e sollecitando una verifica sullo stato di conservazione e sull’equilibrio statico dell’infrastruttura. In circostanze diverse l’azienda di manutenzione delle strade ha sempre assicurato di eseguire regolarmente il monitoraggio degli attraversamenti stradali di sua competenza e di intervenire sulle eventuali criticità. Sebbene in questo caso si tende ad escludere problemi strutturali, per chi transita nella vecchia provinciale permane una situazione di rischio dettata dallo stato fatiscente del calcestruzzo.

Non è un caso isolato. Al chilometro 108, in corrispondenza del punto in cui la Carlo Felice passa sopra la vecchia 131, in territorio di Bauladu, c’è un altro ponte che denota condizioni analoghe. Lungo le colonne portanti del cavalcavia e sotto l’asse stradale ci sono i segni evidenti dell’azione corrosiva dell’acqua, che a lungo andare e senza una regolare manutenzione rischiano di provocare lesioni più gravi di quelle percettibili a occhio nudo. Il deterioramento della struttura preoccupa. L’amministrazione di Bauladu interverrà in un’ottica preventiva. «Non abbiamo ricevuto segnalazioni, per sicurezza disporremo un sopralluogo dell’Ufficio tecnico per valutare se vi sia necessità di sollecitare la verifica dell'Anas», dice il sindaco Davide Corriga.

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