La Nuova Sardegna

Oristano

La solitudine dei piccoli paesi

di Ivana Fulghesu
La solitudine dei piccoli paesi

Senza servizi, internet e trasporti: tanti in provincia quelli che scontano ancora di più l’isolamento

08 aprile 2020
3 MINUTI DI LETTURA





ASUNI. Linea internet, negozi, edicole, uno sportello bancomat e tanti altri servizi rendono quasi normale la vita di chi quei servizi li ha a disposizione. Ma i problemi si acuiscono non poco in queste settimane, laddove da tempo si reclamano maggiori attenzioni. La periferia, in questo caso, non è come il centro e infatti sono molteplici i piccoli paesi della provincia alle prese con maggiori difficoltà – ve ne sono parecchi con poche centinaia di abitanti e un deserto di servizi intorno –. L’isolamento dei piccoli paesi, in qualche caso di borgate, può rappresentare un vantaggio rispetto ai grandi centri urbani per il contenimento e la diffusione del virus; quando, però, è unito alla mancanza di servizi e anche a un isolamento nei sistemi di comunicazione, rende paradossalmente ancora più difficile la gestione dell’emergenza sanitaria.

I problemi sono quelli di sempre, quelli legati allo spopolamento, con i paesi che vedono perdere residenti e servizi. Si tratta di piccole comunità, la maggior parte, come si diceva, sotto i 500 abitanti dove, soprattutto dopo il verificarsi di un primo caso di contagio in un paese della Alta Marmilla, si cerca di tenere alta la guardia. Il virus, si è capito, non risparmia nessuno e sebbene in maniera molto più modesta è arrivato anche nei piccoli centri dell’entroterra, dove la popolazione è perlopiù anziana. Per tutelare ancora di più questa fascia di popolazione, il pieno rispetto delle regole diventa fondamentale. Ma dove appunto mancano i servizi, anche quelli essenziali, ci si deve spostare.

È quel che accade ad Asuni, ma è solo un esempio. Gli abitanti sono costretti a spostarsi per acquistare alcuni generi alimentari. Così per andare incontro alle necessità dei cittadini e garantire il rispetto delle regole, il sindaco Gionata Petza ha dovuto certificare l’assenza di beni di prima necessità nel territorio comunale. Nell’elenco figurano: rifornimento carburante, bancomat e postamat, macelleria e pescheria. In riferimento esclusivamente a questi beni e servizi si è dunque autorizzati a uscire dal comune; è bene ricordare, però, che è consentito a un solo componente di ciascun nucleo familiare, uscire, una sola volta al giorno, dalla propria abitazione per provvedere all’acquisto di beni necessari ed essenziali. È consentita, inoltre, limitatamente a una sola volta al giorno e a un solo componente del nucleo familiare, l’uscita per la conduzione di poderi, orti, vigneti ed ortofrutticole finalizzati al sostentamento familiare.

Non meno importante il problema delle connessioni internet troppo lente e del divario digitale che in questa particolare situazione minaccia i diritti fondamentali. Lo stanno sperimentando in questi giorni i lavoratori autonomi alle prese con grandi difficoltà incontrate per accedere al sito dell’Inps oltre che per il troppo afflusso anche per i soliti limiti nella connessione. Problemi che si estendono anche all’organizzazione della macchina municipale. Cosi come denunciato dal sindaco di Assolo Giuseppe Minnei, c’è la difficoltà, per via della linea troppo lenta, di riunire in videoconferenza il consiglio comunale e per altri servizi fondamentali come garantire la didattica a distanza agli alunni e il telelavoro ai dipendenti comunali.

In Primo Piano
L’intervista in tv

Alessandra Todde: «L’Italia non è il paese della felicità che racconta la premier Giorgia Meloni»

Le nostre iniziative