La Nuova Sardegna

Oristano

«Una statua per su componidori»

di Davide Pinna
«Una statua per su componidori»

L’idea dello scultore Scalas. L’assessore apprezza e la Pro Loco paga le bozze, ma non a tutti piace

14 aprile 2020
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ORISTANO. Un monumento equestre in piazza Roma o piazza Manno. Magari come quello di Padova dedicato a uno dei capitani di ventura più famosi della storia, Erasmo da Narni detto il Gattamelata. O quello che impersona l’imperatore Marco Aurelio a Roma. Esempi. L’arte è del resto uno degli oggetti tradizionali del dibattito pubblico. Quando poi entrano in gioco questioni relative a commissioni pubbliche e alla collocazione urbanistica di sculture di grandi dimensioni, la discussione diventa necessaria. Il confronto si è accende sulla proposta dello scultore oristanese Ermanno Scalas di realizzare una statua equestre in bronzo raffigurante su componidori, figura cardine della Sartiglia. Al momento, oltre alle simulazioni, c’è un altro elemento concreto: la Pro Loco ha commissionato la realizzazione di un bozzetto, con l’anticipo di 600 euro per l’acquisto dei materiali.

Nessuna certezza invece, sull’effettiva realizzazione dell’opera, anche perché si parla di dimensioni notevoli, circa 15 metri di altezza, con costi proporzionali. Alcuni hanno mosso critiche a un’impostazione definita troppo classica. «L’opera d’arte si deve rappresentare e spiegare da sola, se devo scrivere un romanzo per giustificarla allora devo cambiare mestiere e fare lo scrittore» è la risposta di Scalas, che assicura di essere in una fase avanzata della progettazione e di volere il parere dei suoi concittadini per procedere alla realizzazione del bozzetto.

Gianni Ledda, presidente della Pro Loco, spiega: «L’associazione ha commissionato allo scultore un bozzetto in scala di circa un metro e mezzo, anticipando una somma per l’acquisto dei materiali. Sull’ubicazione e sul se e quando sarà realizzata ovviamente si dovrà esprimere l’amministrazione comunale, con la quale ci sono stati solo contatti informali».

L’assessore alla Cultura Massimiliano Sanna conferma: «L’opera mi piace molto e ritengo Ermanno Scalas un eccellente artista. Bisogna Fare i conti con le risorse: parliamo di una possibile spesa di 300mila euro. Il Comune non li ha, se poi i proponenti trovano un modo per reperirli si potranno avviare le procedure».

Fra chi ha espresso un parere contrario, una voce autorevole è quella di Ivo Serafino Fenu, critico d’arte ed ex curatore della Pinacoteca comunale: «L’opera non mi piace, non capisco il senso di realizzare un’opera di stile ottocentesco oggi». Più in generale, individua due ordini di problemi nella cultura cittadina: «In primo luogo c’è troppa attenzione verso la Sartiglia. In ogni situazione viene fuori, come se fosse un virus che parassita ogni aspetto della cultura in città. E c’è un problema di prassi: normalmente la politica ha l’idea di realizzare un’opera e dà avvio a procedure trasparenti e gestite da persone competenti per commissionarla. A Oristano invece accade sempre che arriva qualcuno che offre in dono la sua opera, la politica lo accetta, e i risultati spesso sono negativi».

Salvatore Garau, artista di Santa Giusta e autore della scultura Anguilla, non si tira indietro, di fronte alla richiesta di un parere: «Non mi permetto di giudicare il lavoro di un altro artista, che va sempre rispettato, e in questo caso peraltro il mio giudizio sarebbe difficile dato che si tratta di un tipo di un’opera molto distante dal mio concetto di scultura. Forse avrei potuto concepirla 100 anni fa, ora penso ci voglia qualcosa di più attuale e sconvolgente. Certamente, non si può realizzare davanti alla torre di Mariano e credo che, se la si dovesse realizzare, bisognerebbe ridurre il basamento».

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