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Da Confommercio sì con dubbi: «Non danneggi altre categorie»

ORISTANO. Favorevole, ma con qualche prescrizione. Non è come quella famosa frase del calciatore che era «d’accordo a metà col mister», però è qualcosa che le somiglia molto. Il presidente della...

23 maggio 2020
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ORISTANO. Favorevole, ma con qualche prescrizione. Non è come quella famosa frase del calciatore che era «d’accordo a metà col mister», però è qualcosa che le somiglia molto. Il presidente della Confcommercio Nando Faedda commenta in maniera positiva l’iniziativa della giunta, poi mette sul tavolo una serie di indicazioni senza le quali l’isola pedonale sarebbe controproducente: «L’ampliamento delle superfici di area pubblica concesse agli esercenti può essere un importante palliativo, ma deve partire da condizioni, a nostro parere, imprescindibili». È un sì con riserva e allora ecco gli “aggiustamenti” che il Comune dovrebbe fare. Per prima cosa «andrebbe concesso lo spazio esclusivamente ove le aree esterne lo consentano senza che l’agevolazione al commerciante sia di impedimento per i cittadini che devono poter passare senza costrizioni. Ciò deve valere sia per il centro cittadino che per il resto delle aree urbane, compresa Torregrande». Insomma, tavolini e sedie a più non posso, purché non si sia costretti a simulare un autoscontro tra persone, fatto che sarebbe problematico dal punto di vista della salute generale.

La seconda indicazione è che l’occupazione del suolo pubblico sia preceduta «dall’assenso da parte degli esercenti confinanti e limitrofi onde evitare conflitti e polemiche. Alcuni esempi sono ancora giacenti nei cassetti dell’amministrazione» e il riferimento è a quanto accaduto in anni passati perché qualcuno che sgomita più di altri potrebbe aver danneggiato il vicino o magari averlo oscurato. Il terzo consiglio è che lo spazio all’aperto venga concesso solo «agli esercenti che dispongono di servizi igienici e a coloro che occupano personale addetto alla vigilanza, al riordino e alla pulizia degli spazi esterni per evitare che un consumatore, sbadatamente, possa accedere al tavolo senza che lo stesso sia stato pulito o senza garanzia del distanziamento».

C’è preoccupazione poi per i commercianti di altre categorie che dovessero esporre merci che potrebbero essere toccate dai passanti che farebbe rischiare ai primi qualche sanzione ed «è poi molto importante incentivare i consumatori a frequentare l’interno dei negozi che sono luoghi sicuri. Se passa il messaggio che dentro è meglio non starci – prosegue Faedda –, rischiamo, da ottobre in poi, di vedere ridotta l’affluenza per un messaggio distorto che potremmo dare con l’esposizione continua di merci all’aperto. Sulla chiusura al traffico è giusto farlo dopo le 20 e per il solo fine settimana nel rispetto di quei commercianti che ritengono il blocco delle auto un danno per il proprio lavoro». Infine c’è la questione Torregrande che ora rischia di finire in secondo piano. (e.carta)

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