La Nuova Sardegna

Oristano

Coppia di ladre in trasferta crea il caos in pieno centro

Coppia di ladre in trasferta crea il caos in pieno centro

Rubano occhiali in un negozio, scappano ma vengono riconosciute e fotografate La loro reazione è degna di un film: morsi, pugni e urla per farsi largo e fuggire

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ORISTANO. Quando si dice “cuore di mamma”. Vedi tua figlia insultata, avvicinata, addirittura fotografata da un gruppo di giovani esagitate e che fai? Reagisci a morsi, provi a rifilare qualche schiaffo, insomma ti difendi con tutte le armi a tua disposizione. Peccato che la figlia, minore, e la madre, 36enne, si fossero appena rese spiacevolmante protagoniste di un furto con parziale destrezza compiuto in un negozio di ottica in via Mazzini e che una delle ragazze esagitate non fosse altro che la commessa del negozio, che accortasi del colpo cercava di fermare la coppia di ladre e di fotografare la targa della loro auto. La scena, alquanto movimentata, perchè ha visto la partecipazione anche di alcuni passanti che capita la situazione hanno dato manforte alle commesse, si è svolta lo scorso 3 marzo in via Mazzini, dentro e davanti al negozio di ottica Okky.

Ieri però si è conclusa la prima parte della commedia con la denuncia da parte degli investigatori della Squadra Mobile di Oristano coordinati dal dirigente Samuele Cabitzosu delle due donne, per tentata rapina e furto aggravato. Madre e figlia, entrambi di Quartu Sant’Elena erano a modo loro delle “professioniste” del settore; pluridenunciate sempre per gli stessi reati, vendevano i prodotti rubati in tempo quasi reale, in modo da non lasciarne traccia nella loro abitazione, ma nel caso di Oristano, teatro non certo ignoto alla coppia, l’errore è stato duplice. Il primo infatti è quello di arrivare nella città di Eleonora con una vettura regolarmente presa a noleggio, con tanto di documenti e patente registrati dalla società. La seconda è quella di non aver studiato l’area del colpo: ricca di telecamere, anche se nascoste ad un superficiale controllo. Dopo il colpo, con la solita borsa rivestita di alluminio per evitare i sistemi antitaccheggio, le donne si sono riversate nel negozio Upim di fronte all’ottico sperando di far perdere le proprie Tracce. La mossa però non è sfuggita alle commesse del negozio di ottica; una di queste le ha incrociate quando le due ladre uscivano dal grande magazzino. In pochi attimi la silenziosa strada si è trasformata, perchè una delle commesse, col suo telefonino, ha cercato di scattare alcune foto alla targa dell’auto a bordo della quale le due stavano per salire. Apriti cielo. Prima la mamma, poi la figlia si sono scagliate contro la commessa prendendola per i capelli, picchiandola e cercando in ogni modo di rubare il telefonino, dove ormai c’erano foto compromettenti: le loro. Attimi da sceneggiata napoletana, più che da commedia agreste oristanese. E solo il pronto intervento di alcuni passanti ha evitato che la commesse si facesse veramente male, perchè portata poi al pronto soccorso in stato di choc ha avuto solo alcuni giorni di cure. Le due donne protagoniste del colpo intanto se la davano a gambe, probabilmente in compagnia di un terzo complice, il “palo” che in teoria avrebbe dovuto evitare problemi. Per loro però le telecamere non hanno compiuto errori. Rintracciarle e riconoscerle è stato un gioco da ragazzi, al punto che quando gli investigatori hanno chiamato i loro colleghi di Quartu si sono sentiti dire che proprio il giorno prima la coppia aveva ricevuto una denuncia per furto. A casa loro i poliziotti hanno trovato solo parte della refurtiva e gli abiti con cui era stato commesso il colpo. A loro carico solo un avviso di garanzia. Per adesso.(g.cen.)

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