La Nuova Sardegna

Oristano

Scuole, il Comune a caccia di aule

di Davide Pinna
Scuole, il Comune a caccia di aule

Incognita sulla ripartenza. Dubbi anche su come svolgere il servizio scuolabus

23 giugno 2020
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ORISTANO. È ancora un’incognita la ripartenza delle scuole a settembre, così gli istituti e il Comune provano a trovare soluzioni che permettano di arrivare preparati alla prima campanella del nuovo anno scolastico. Le questioni in ballo sono molteplici: l’organizzazione dei trasporti scolastici, l’utilizzo di nuovi spazi per far fronte alle misure di distanziamento fisico in aula e la conclusione in tempo utile dei cantieri aperti in alcune scuole.

Sui trasporti, l’assessore alla Pubblica istruzione Massimiliano Sanna assicura che si è già a buon punto: «Abbiamo incontrato il gestore del servizio scuolabus, che ci ha formulato due ipotesi: da un lato l’aumento delle corse che si può realizzare diversificando gli orari di ingresso nelle scuole; dall’altro l’utilizzo di più scuolabus. C’è in campo anche l’ipotesi che la situazione rientri alla normalità, ma ovviamente non possiamo farci trovare impreparati».

Gli scuolabus comunali dovrebbero dunque riuscire ad affrontare la diminuzione dei posti a sedere, anche se questo comporterà ovviamente un aumento dei costi, mentre ancora da definire è la situazione dei trasporti pubblici che riguarda tantissimi studenti pendolari delle scuole superiori. «L’incontro con l’Arst non si è ancora svolto ma è in programma, si tratta di una partita che riguarda per lo più Regione e Provincia, ma comunque anche noi vogliamo dare il nostro contributo», prosegue Massimiliano Sanna.

Anche la partita degli spazi è abbastanza complicata, il patrimonio edilizio comunale infatti non è adeguato «Ci sono le vecchie scuole delle frazioni: sui limiti di agibilità si può anche intervenire, ma il problema è che gli edifici si trovano fuori dalla città» spiega l’assessore. Bisogna perciò chiedere soccorso alla Provincia o addirittura alla Curia. «Dalla prima attendiamo delle risposte per l’edificio dei Frassinetti e per spazi agli ex geometri di Via Lepanto e al Mossa che non è interamente occupato. Ovviamente anche la Provincia – spiega Sanna – deve valutare le esigenze delle scuole superiori su cui ha la competenza. Ho anche avuto un colloquio con l’arcivescovo, che ci ha assicurato che ci farà avere un piano degli spazi disponibili nelle parrocchie e anche tra gli edifici di francescani e cappuccini. Attendiamo inoltre che i dirigenti scolastici di ogni istituto ci comunichino il piano con le proprie necessità. In ogni caso bisogna ricordare anche che utilizzare spazi maggiori vuol dire anche avere più organico a disposizione e questo dipende dal ministero».

Sono stati aperti intanto i cantieri nella scuola elementare di Sa Rodia e alle medie di via Alagon: l’assessore ha garantito in consiglio comunale che, a meno di imprevisti, i lavori si concluderanno in tempo per la ripresa delle lezioni a settembre.

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