La Nuova Sardegna

Oristano

Chiusi giudice di pace, museo e un hotel

di Enrico Carta
Chiusi giudice di pace, museo e un hotel

Positività già confermate (nove in provincia) e nuovi casi sospetti costringono all’adozione di misure drastiche

03 settembre 2020
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ORISTANO. Ufficio del giudice di pace: chiuso. Museo Antiquarium arborense: chiuso. Albergo Residenza d’Epoca Regina d’Arborea: chiuso. L’illusione della provincia covid free è durata lo spazio di un’estate. La linea Maginot, che aveva tenuto il territorio ai margini del contagio anche durante il periodo della serrata generale, adesso mostra qualche falla. In parte è frutto dell’assai più elevato numero di tamponi e di controlli sui casi sospetti, in parte è un chiaro segnale che il virus sta circolando in maniera più diffusa e ha varcato i confini provinciali in diverse occasioni in questi ultimi giorni.

Le prime avvisaglie si erano avute nei giorni scorsi quando arrivavano le comunicazioni dai vari Comuni poi confermate dalla Regione. Sedilo, Genoni, quindi Santa Giusta erano stati tra i primi a finire nell’elenco che pian piano è cresciuto. I sindaci intuivano che stavolta, senza lockdown, sarebbe stato quasi impossibile frenare l’ondata di contagi e infatti ieri, dall’inizio della pandemia, è stato il giorno peggiore, con nove casi confermati dall’Ats, un decimo da un sindaco che ha già ricevuto la comunicazione dall’unità sanitaria e numerosi altri casi sospetti che attendono un responso ufficiale, anche se i sintomi riscontrati sui pazienti e il fatto che le loro strade si siano incrociate con quelle di altri positivi, non fanno presagire nulla di buono.

Il mercoledì nero è iniziato con un foglio appiccicato alla targa sull’ingresso dell’ufficio del giudice di pace in via Tirso. Spiegava che le udienze erano rinviate a data da destinarsi per un sospetto contagio. Manca quindi l’esito dei tamponi, ma per ora non si va in aula in attesa del responso. Portoni chiusi anche alla Residenza d’epoca regina d’Arborea, splendido hotel di piazza Eleonora, dove avevano soggiornato due turisti veneti. Al rientro a casa si sono sottoposti al tampone e sono risultati positivi, motivo per cui la struttura è stata chiusa temporaneamente. Ultimati i controlli e svolti i protocolli sanitari potrà ritornare a lavorare regolarmente. Si spera presto e senza conseguenze.

Chiude poi per un caso di positività accertata il museo Antiquarium arborense di piazzetta Corrias. Uno dei dipendenti della struttura gestita dalla Fondazione Oristano è in isolamento domiciliare dopo aver avvertito dei sintomi febbrili di rientro da una vacanza nel nord Sardegna. Il sindaco Andrea Lutzu, dopo un consulto approfondito con l’unità di crisi comunale, ha preso la misura più drastica ovvero la chiusura del museo, accompagnata dalla contestuale chiusura della pinacoteca Carlo Contini e del Centro di documentazione della Sartiglia, che sono gestiti a loro volta dai dipendenti della Fondazione che quindi potrebbero essere entrati in contatto con il paziente positivo.

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