La Nuova Sardegna

Oristano

Sit-in per rilanciare gli ospedali di Oristano e Ghilarza

La manifestazione a difesa degli ospedali di Oristano e di Ghilarza (foto Francesco Pinna)
La manifestazione a difesa degli ospedali di Oristano e di Ghilarza (foto Francesco Pinna)

In vista una mobilitazione anche sulla statale 131

20 settembre 2020
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ORISTANO. Nuovo presidio per il Comitato in difesa dell'ospedale di Ghilarza. Questa mattina 20 settembre, davanti alla Prefettura di Oristano, una rappresentanza di 40 persone ha tenuto un'iniziativa di protesta per chiedere all'assessorato regionale della Sanità «il rispetto della normativa sulla rete ospedaliera».

«In particolare - dice all'Ansa Raffaele Manca, uno dei portavoce - perché Oristano possa fregiarsi del titolo di ospedale Dea di secondo livello manca ancora una parte dei servizi, c'è carenza di personale e della parte relativa ai laboratori. Inoltre ci sono dei ritardi per quel che concerne il rapporto con gli altri ospedali del territorio: Bosa e Ghilarza». Per quest'ultimo nosocomio, poi, la battaglia è ancora più dura. «Da tempo sollecitiamo la riapertura del presidio di primo intervento, chiuso dal 2019. Ci sono state tante parole, ma a nessuna di queste sono seguiti i fatti».

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Per questo motivo ogni domenica, a partire dal 27 settembre, il Comitato sta programmando un corteo sulla Statale 131, dalle 9 alle 13, per alzare il livello di attenzione sulla situazione dell'ospedale Delogu. Già 145 le adesioni arrivate per l'iniziativa. Mercoledì è previsto un incontro in prefettura per definire i dettagli della nuova mobilitazione. (Ansa).

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