La Nuova Sardegna

Oristano

La corsa solitaria di Patrizia Carta

di Maria Antonietta Cossu
La corsa solitaria di Patrizia Carta

Per la prima volta una donna candidata sindaca. Tra l’operatrice culturale 53enne e l’elezione c’è di mezzo solo il quorum

18 ottobre 2020
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ABBASANTA. L’obiettivo è un paese a misura di cittadino. È in funzione dei bisogni e delle aspettative delle persone che Patrizia Carta, la prima donna candidata alla carica di sindaco del paese, imposterà l’azione amministrativa in caso di elezione. L’unico motivo di incertezza per le comunali di domenica prossima lo regala il quorum, solo avversario da qui alla nomina. La svolta nella scelta di genere per un ruolo di comando nel la cabina di regia del Comune non è comunque l’unica novità delle prossime consultazioni, che si caratterizzeranno anche per la partecipazione di una sola lista. È una condizione che non entusiasma chi si sta mettendo a disposizione della collettività, e non tanto per l’insidia rappresentata dal raggiungimento del quorum.

«Ho sempre pensato che in un’amministrazione debbano coesistere una maggioranza e una minoranza in quanto espressione più completa di una comunità – commenta Patrizia Carta ammettendo di non dare per scontato il risultato –. Non nascondo, però, che se arrivasse un responso negativo mi dispiacerebbe, soprattutto se penso all’intenso lavoro fatto in questi mesi, allo sforzo non indifferente che ha richiesto la composizione della lista e il raggiungimento di un numero sufficiente di candidati. Penso anche all’unità d’intenti che accomuna il gruppo nel voler operare per il bene comune», confessa la candidata.

Il verdetto popolare sarà espresso tra una settimana e la capolista di Progetto Abbasanta spera di orientarlo verso la scelta più democratica con un programma calibrato sulle esigenze dell’individuo. «Vogliamo mettere la persona al centro di tutto e quindi favorire il dialogo», spiega l'aspirante sindaca. I segnali recepiti saranno convertiti in azioni dirette in particolare alla fruibilità dei servizi e delle aree urbane e a cementare il rapporto con l’amministrazione comunale.

Il patto virtuale che l’alleanza guidata da Patrizia Carta spera di stringere con la comunità si fonda principalmente sulla cura dei servizi alla persona e alle politiche sociali in generale, sull’attenzione al mondo della scuola, alla cultura, al patrimonio archeologico e all’associazionismo. Un altro campo in cui Progetto Abbasanta vorrebbe misurarsi è quello della sostenibilità ambientale applicata ai contesti urbano e rurale «Senza però agire per compartimenti stagni, ma basando gli interventi sul legame tra i cittadini e la realtà in cui vivono», spiega l’operatrice culturale di 53 anni, venti dei quali trascorsi alla guida della cooperativa turistica che gestisce l’importante complesso archeologico di Losa.

Altro punto focale del programma è quello riguardante il tessuto economico, che la compagine vorrebbe stimolare puntando sulla collaborazione tra imprese. «La nostra azione sarà rivolta al commercio e a tutti i settori del sistema produttivo – promette Patrizia Carta caldeggiando lo spirito di cooperazione –, il nostro intento è di incentivare il lavoro di rete tra gli operatori economici. Ne beneficeranno loro e il resto della comunità».

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