La Nuova Sardegna

Oristano

L’auto si incastra sotto il tir, un morto

di Enrico Carta
L’auto si incastra sotto il tir, un morto

La vittima è il carabiniere cagliaritano Giuseppe Carta di 46 anni, in coma il collega di 29 anni di Caserta

22 ottobre 2020
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PAULILATINO. La 131 inghiottisce un’altra vittima. Cancella la vita del carabiniere in servizio al Battaglione di Cagliari, Giuseppe Carta di 46 anni, e ne tiene sospesa una seconda, quella del suo collega 29enne Gianluca Danza – originario di Caserta e residente nell’hinterland cagliaritano, è ricoverato in rianimazione all’ospedale di Sassari –. Sono le 16.50 quando la tragedia si consuma a poche decine di metri dal punto in cui aveva perso la vita il 25enne trasportatore nuorese Fabio Ticca appena due settimane fa. Stavolta però lo svincolo della morte non c’entra. Fa solo da sfondo e non ci sono precedenze mancate. Tutto avviene nella stessa corsia di marcia in direzione Cagliari, è quella di sorpasso dove viaggiano un tir e un’Alfa 145, a bordo della quale ci sono i due carabinieri che non erano in servizio. Il tir precede la macchina che all’improvviso lo raggiunge. Alla guida c’è Gianluca Danza che vede la strada occupata solo all’ultimo istante e non fa in tempo a frenare. L’auto si incastra sotto il camion che blocca la sua marcia alcuni metri più in là trascinando anche l’auto, dettaglio che cambia di poco le sorti dell’incidente.

L’abitacolo dell’Alfa, a quel punto, è solo lamiere accartocciate e cristalli rotti. È allora che si capisce che la morte è ritornata con la sua ombra cupa su quel tratto di superstrada. Sul luogo dello schianto sopraggiungono altre auto, ma fortunatamente tutte fanno in tempo a bloccarsi prima di innescare un tamponamento a catena che avrebbe potuto coinvolgerle. I corpi sono lì, inermi, incastrati e ci devono pensare i vigili del fuoco del distaccamento di Abbasanta a tirarli fuori dall’auto. I soccorritori del 118 arrivano poco dopo, ma nulla possono fare per Giuseppe Carta, il cui corpo viene adagiato in terra. Sull’elicottero del soccorso regionale viene invece caricato Gianluca Danza. Pochi metri più in là, sotto choc, l’autista del tir guarda sconvolto la scena della tragedia mentre gli agenti della polizia stradale, coordinati dal dirigente Roberto Piredda, sono impegnati a ricostruire la dinamica dell’incidente e a gestire il traffico, dopo che i vertici del comando provinciale dei carabinieri, coordinati dal colonnello Erasmo Fontana, avevano ceduto l’incombenza per motivi di opportunità nello svolgimento delle indagini che scattano automaticamente qualora ci sia una vittima.

Si ipotizza che il sole possa aver completamente offuscato la vista a Gianluca Danza, ma non ci sono verità ancora. Le uniche certezze sono quelle di un padre che non vedeva l’ora di tornare a casa a riabbracciare la moglie e i suoi tre figli, due gemelli di sedici anni e una bambina di tre, che ora lo piangono, e quella di un ragazzo che in ospedale non sa che la sua vita è appesa a un filo e a dei macchinari.

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