sorradile
Milano o Alghero per risanare il lago
I paesi dell’Omodeo si affideranno all’università per la bonifica
05 gennaio 2021
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SORRADILE. Il 2021 dovrà segnare l’avvio effettivo del percorso istituzionale che ha come obiettivo quello del risanamento del bacino idrografico Tirso-Taloro previsto nel contratto di lago che riunisce le municipalità del Guilcier e del Barigadu. L’atto di costituzione del comitato promotore per il governo delle acque interne adottato recentemente dai consigli comunali detta tempi e modalità per il raggiungimento degli obiettivi. Il primo è l’indagine sulla qualità delle acque e la progettazione di tecniche di bonifica. Compito, questo, che sarà affidato a partner specializzati.
Le proposte attualmente in campo riguardano il Politecnico di Milano e la facoltà di Architettura di Alghero. L’ateneo lombardo ha messo a punto delle tecniche innovative per purificare le acque inquinate da metalli pesanti. «Sarà fondamentale coinvolgere in questo percorso professionisti che abbiano competenze specifiche ed esperienza non solo nel campo della progettazione, ma anche nel settore degli studi ambientali, che possiedano gli strumenti formativi e operativi per studiare la qualità della risorsa idrica di un grande bacino artificiale sfruttato sia a fini agricoli e industriali che per uso potabile», precisa Pietro Arca, il referente del comitato promotore del contratto di lago per il Barigadu. «Non ho preclusioni sull’università che ci affiancherà in questo percorso – chiarisce –. L’importante è affidarsi all’eccellenza in campo nazionale e internazionale».
Un’altra carta da giocare potrebbe essere la collaborazione con la sede gemmata dell'università di Sassari ovvero la facoltà di Architettura di Alghero che «ha sviluppato per conto della Regione le linee guida dei contratti di lago – spiega il rappresentante del Guilcier Salvatore Pes –. Stiamo valutando la possibilità di bandire un concorso di idee istituendo delle borse di studio per giovani laureati del territorio che possano dare un apporto alla progettazione con l’obiettivo di fare dell’Omodeo il volano di sviluppo per le aree circostanti».
Maria Antonietta Cossu
Le proposte attualmente in campo riguardano il Politecnico di Milano e la facoltà di Architettura di Alghero. L’ateneo lombardo ha messo a punto delle tecniche innovative per purificare le acque inquinate da metalli pesanti. «Sarà fondamentale coinvolgere in questo percorso professionisti che abbiano competenze specifiche ed esperienza non solo nel campo della progettazione, ma anche nel settore degli studi ambientali, che possiedano gli strumenti formativi e operativi per studiare la qualità della risorsa idrica di un grande bacino artificiale sfruttato sia a fini agricoli e industriali che per uso potabile», precisa Pietro Arca, il referente del comitato promotore del contratto di lago per il Barigadu. «Non ho preclusioni sull’università che ci affiancherà in questo percorso – chiarisce –. L’importante è affidarsi all’eccellenza in campo nazionale e internazionale».
Un’altra carta da giocare potrebbe essere la collaborazione con la sede gemmata dell'università di Sassari ovvero la facoltà di Architettura di Alghero che «ha sviluppato per conto della Regione le linee guida dei contratti di lago – spiega il rappresentante del Guilcier Salvatore Pes –. Stiamo valutando la possibilità di bandire un concorso di idee istituendo delle borse di studio per giovani laureati del territorio che possano dare un apporto alla progettazione con l’obiettivo di fare dell’Omodeo il volano di sviluppo per le aree circostanti».
Maria Antonietta Cossu