La Nuova Sardegna

Oristano

Autovelox, stavolta vincono gli automobilisti

di Enrico Carta
Autovelox, stavolta vincono gli automobilisti

Arborea. La Cassazione accoglie i ricorsi e annulla due multe. Qualche mese fa una sentenza opposta

25 maggio 2021
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ARBOREA. Una volta vince uno, la volta dopo l’altro. La questione per cui si finisce in tribunale da diversi anni è però sempre la stessa ovvero la regolarità o meno del’autovelox piazzato all’ingresso della cittadina e le multe che fioccavano e facevano infuriare gli automobilisti. Che sia un guazzabuglio è ormai cosa certa e la riprova è nelle ultime due sentenze della Corte di Cassazione che, stavolta, danno ragione a chi voleva vedere cancellata la sanzione.

Sono due i casi esaminati e la sezione che li ha presi sotto la propria ala di giudizio, ha ribaltato la sentenza che il giudice del tribunale di Oristano aveva emesso in appello. Hanno ragione gli automobilisti tutelati dall’avvocatessa Rossella Oppo e la sentenza spiega perché. I giudici hanno detto che erano state violate le disposizioni secondo cui i servizi di polizia stradale sono esclusivamente riservati a pubblici ufficiali. Tra questi servizi rientra la gestione delle apparecchiature per rilevare la velocità dei veicoli. Il noleggio e l’aver assunto la piena disponibilità degli autovelox da parte della polizia locale non vengono ritenuti infatti sufficienti. Così scrivono i giudici nella sentenza: «Viceversa, dallo stesso contratto di noleggio, emergeva che, solo attraverso un improprio sistema di validazione dei dati, si concretizzava l’intervento della polizia locale». Le società private, insomma, non possono gestire le apparecchiature di rilevazione automatica della velocità.

In più nei verbali non erano state incluse le indicazioni degli estremi del decreto prefettizio che autorizzava l’installazione degli autovelox, indicando le strade in cui poteva essere effettuato il rilevamento con i dispositivi automatici senza l’obbligo di contestazione immediata. E così il Comune, che nel ricorso per Cassazione era assistito dall’avvocatessa Giannella Urru, si ritrova anche a pagare un po’ di spese di giudizio calcolate in circa 1.600 euro per ciascuno dei due casi.

La doppia sentenza dei giorni scorsi offre quindi una valutazione sulla vicenda diametralmente opposta ad altre di pochi mesi addietro, quando la Corte di Cassazione aveva ritenuto legittima tutta la procedura adottata dal Comune e non aveva accolto i ricorsi. In quel caso nessun ostacolo era stato ravvisato dai giudici nel fatto che il servizio fosse gestito tramite il ricorso a una ditta privata, perché «Il contratto intercorso tra l’amministrazione e la società di noleggio non si inserisce nella sequenza procedimentale che sfocia nella rilevazione dell’infrazione contestata all’utente della strada». C’è da farsi venire il mal di testa.

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