La Nuova Sardegna

Oristano

Le cavallette avanzano senza sosta

di Maria Antonietta Cossu
Le cavallette avanzano senza sosta

Dopo Sedilo gli sciami raggiungono e devastano il territorio di Sorradile

25 giugno 2021
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SORRADILE. Non si arresta l’avanzata delle centinaia di migliaia di cavallette che stanno divorando pascoli e colture della Sardegna centrale. Gli sciami hanno raggiunto il Barigadu attraverso le campagne di Lochele, al confine tra Sedilo e Sorradile. L’arrivo degli sciami sta suscitando grande allarme tra gli allevatori e gli agricoltori della zona, colti impreparati dalle proporzioni del fenomeno.

L’amministrazione comunale ha raccolto le preoccupazioni degli operatori locali, che temono per l’integrità di erbai, campi di granturco, produzioni orticole, vigneti e sugherete. «La Regione faccia qualcosa prima che la situazione degeneri, è già in ritardo», protesta il sindaco Pietro Arca, fortemente polemico nei confronti della classe politica e degli enti preposti alla gestione del problema. «C’è stata troppa noncuranza, bisognava agire due anni fa, quando il fenomeno si è manifestato in altri territori. Mi auguro che gli imprenditori agricoli non vengano lasciati soli», raccomanda il primo cittadino invocando il coinvolgimento di produttori e sindaci delle zone sotto attacco e di quelle ancora indenni: «Chi di dovere faccia sopralluoghi mirati, pianifichi azioni di lotta e prevenzione per debellare questa piaga e faccia informazione anche nelle realtà che sono state risparmiate, perché se non saranno presi provvedimenti subito, nei prossimi anni la situazione si aggraverà».

Dietro la spinta dei sindaci dei Comuni più colpiti dal passaggio delle locuste, la Regione ha istituito un tavolo tecnico per predisporre un piano d’interventi integrati. «Prevede la lavorazione dei terreni in autunno per eliminare uova e larve e l’impiego degli insetti predatori delle cavallette. Bisogna intervenire per evitare scenari peggiori in futuro», esorta il sindaco di Sedilo, Salvatore Pes. La devastazione ancora in corso nel comprensorio ha costretto il Comune a prorogare i termini per la segnalazione dei danni. «I fondi regionali stanziati l’anno scorso sono una presa in giro, occorrono risorse massicce per indennizzare le aziende», dice Pes.

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