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Oristano

Abbasanta, i ragazzi del consiglio comunale adottano un nuraghe

Abbasanta, i ragazzi del consiglio comunale adottano un nuraghe

ABBASANTA. Dalla plurimillenaria costruzione monotorre di Zuras è partita la campagna “Adotta un nuraghe” lanciata dall’associazione culturale Sardegna Attiva e dal consiglio comunale dei ragazzi di...

20 febbraio 2022
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ABBASANTA. Dalla plurimillenaria costruzione monotorre di Zuras è partita la campagna “Adotta un nuraghe” lanciata dall’associazione culturale Sardegna Attiva e dal consiglio comunale dei ragazzi di Abbasanta. Lo scopo è di contribuire a preservare le emergenze archeologiche del territorio sensibilizzando le istituzioni a un impegno costante e puntuale sul fronte della valorizzazione dei beni culturali.

In quest’ottica si è scelto di puntare e di dare visibilità ai monumenti meno conosciuti ma non per questo di minore importanza rispetto alle antichità più note e celebrate. Il paragone con il parco di Losa è quasi automatico, «MaAbbasanta ha tante attrattive che andrebbero riscoperte e questo potrebbe essere un modo», ha detto il presidente di Sardegna Attiva, Mario Di Rubbo spiegando le finalità dell’iniziativa: «Può stimolare la conoscenza del patrimonio archeologico da parte dei giovani, è giusto che prendano coscienza dell’importanza di questi muti testimoni dei tempi passati, presenti e futuri».

La scelta è ricaduta su un nuraghe in ottimo stato di conservazione, situato ai margini della provinciale che collega Abbasanta a Santu Lussurgiu. Ieri si sono ritrovati ai piedi del monumento i ragazzi dei consigli comunali di Abbasanta, Ghilarza, Neoneli, Santu Lussurgiu e Cuglieri e gli artisti dell’Accademia di musica sarda di Mogoro, che sono stati la colonna sonora della manifestazione.

La giovane sindaca, Alice Agus, ha descritto le caratteristiche del sito, datato al dodicesimo secolo avanti Cristo, e ha lanciato idealmente l’invito ai coetanei dei paesi del circondario ad adottare un nuraghe e a promuoverne la tutela e la valorizzazione.

«È giusto che i giovani si sentano parte attiva della vita pubblica portando avanti anche questo tipo di iniziative», ha concluso Mario Di Rubbo. (mac)

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