La Nuova Sardegna

Oristano

Consorzio Industriale, la nomina della discordia

di Davide Pinna
Consorzio Industriale, la nomina della discordia

L’amministratore della Provincia contrario alla riconferma di Nando Faedda L’ente rischia di vedere azzerato il cda e di rimanere senza presidente

27 febbraio 2022
3 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. Ad appena sette mesi di distanza dall’elezione alla presidenza di Nando Faedda, per i vertici del Consorzio Industriale potrebbe essere tutto da rifare. Dipende da come si concluderà il confronto in corso da qualche settimana fra Provincia e Camera di Commercio, che ha come oggetto centrale proprio la nomina del successore di Faedda in qualità di delegato dell’ente camerale all’interno del consiglio d'amministrazione del Consorzio. L’imprenditore oristanese, vicino a Forza Italia, era stato eletto alla guida del Cipor a metà luglio, col proprio voto e grazie a un accordo all’interno del centro destra fra il sindaco di Oristano Andrea Lutzu (Fratelli d’Italia) e quello di Santa Giusta Andrea Casu (Riformatori). Si era astenuto l’altro componente, il delegato della Provincia Massimiliano Daga (area Pd), che aveva ricoperto l’incarico di presidente sino ad allora.

Oltre alle naturali ragioni di carattere politico – l’amministratore straordinario della Provincia Massimo Torrente fu nominato dalla giunta Pigliaru e quindi fa riferimento al centro sinistra –, la spaccatura fu determinata anche dalle perplessità della Provincia sull’opportunità di nominare alla presidenza Nando Faedda, la cui delega sarebbe scaduta di lì a poco ed è quanto accaduto il 23 gennaio. Il regolamento del Consorzio prevede che il delegato della Camera di Commercio sia scelto dal presidente della Provincia sulla base di una terna di nomi fornita dall’ente che rappresenta gli interessi imprenditoriali. La terna è stata fornita nelle settimane scorse e comprende due imprenditori oristanesi e lo stesso Faedda.

In Provincia, però, non ci sarebbe nessuna intenzione di riconfermarlo per garantire così il principio di rotazione per l’incarico. «Stiamo verificando la disponibilità delle persone indicate – si limita a commentare l’amministratore straordinario Massimo Torrente –. Al momento una persona ci ha segnalato la propria indisponibilità e siamo in attesa della risposta da parte di una seconda».

Da quanto trapela, sarebbe però fortissima l’irritazione dell’amministratore straordinario, che ritiene di non essere stato messo in condizione di compiere una libera scelta. Attualmente, Faedda è ancora in carica in virtù di una proroga automatica di 45 giorni, ma l’incarico scadrà a inizio marzo. Se lo stallo non si dovesse sbloccare, il Consorzio rischierebbe di ritrovarsi senza presidente. Questione non di poco conto, dato che si tratta del principale ente di promozione economica del territorio e nel 2021 ha gestito un bilancio da 51 milioni. Se si aggiunge che, a pochi mesi dalle elezioni comunali, certi equilibri potrebbero rivelarsi determinanti per il centro destra, il quadro è completo. «Non sono a conoscenza di tensioni o polemiche – afferma Nando Faedda –. Sono in carica sino al 9 marzo e penso che in dieci giorni dalla Provincia arrivi la nomina sulla base della terna fornita dalla Camera di Commercio. Sarebbe molto grave il contrario. Su tre persone, almeno una disponibile e in grado di farlo ci sarà».

In Primo Piano
Tribunale

Sassari, morti di covid a Casa Serena: due rinvii a giudizio

di Nadia Cossu

Video

Impotenza maschile e suv, ne discutono le donne: la risposta di Geppi Cucciari ai talk show dove soli uomini parlano di aborto

Le nostre iniziative