La Nuova Sardegna

Oristano

Alloggi popolari, prima consegna

Alloggi popolari, prima consegna

In viale Indipendenza, sfidando i possibili occupanti e il cantiere, il sindaco dà le chiavi a 42 famiglie

16 marzo 2022
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ORISTANO. Era il 2011, quando le ruspe cominciarono la demolizione del vecchio complesso realizzato dallo Iacp in viale Indipendenza a Oristano. Ci sono voluti ben dieci anni, perché finalmente si aprissero le porte delle due nuove palazzine gestite dall'Agenzia Regionale per l'Edilizia Abitativa. Un totale di quarantadue nuovi appartamenti – che snelliscono la graduatoria approvata a novembre del 2020, che ora conta circa 180 nuclei familiari in attesa – e c'è chi non trattiene l'emozione, come il signor Gianfranco: «Attendevo l'assegnazione dal 2014, prima abitavo a Roma ma la nostra casa di famiglia è stata venduta all'asta e siamo dovuti a tornare qui in Sardegna» racconta con gli occhi lucidi. Ieri mattina si è svolta la consegna delle chiavi e l'inaugurazione ufficiale del complesso. Travagliatissima la storia del cantiere, con un progetto che inizialmente prevedeva l'insediamento al piano terra di locali commerciali: l'opzione fu scartata per evitare di superare i limiti volumetrici imposti dal Puc e perché quel tipo di intervento non era compatibile con il finanziamento stanziato dal governo. Alcuni elementi innovativi sono invece stati realizzati: «Le palazzine sono dotate di un impianto solare di riscaldamento dell'acqua, di pannelli fotovoltaici e di un sistema di riciclo delle acque meteoriche che serviranno per l'irrigazione delle aree verdi e la pulizia dei piazzali» spiega Flavia Adelia Murru, direttrice del servizio amministrativo di Area a Oristano. I lavori, in ogni caso, non sono ancora stati ultimati. Gli spazi aperti sotto i palazzi, quelli che avrebbero dovuto ospitare i locali commerciali, sono ancora allo stato grezzo, le aree verdi non sono state ancora predisposte e l'autorimessa interrata per il momento resterà chiusa, in attesa della realizzazione delle opere necessarie per ottenere la certificazione antincendio da parte dei Vigili del Fuoco. «Le risorse per svolgere questi interventi ci sono – afferma il direttore generale di Area Cristian Filippo Riu – a breve saranno sbloccate con l'approvazione del bilancio dell'ente e a quel punto potremo assegnare i lavori». Completi e pronti all'uso, invece, gli appartamenti, da ieri nella disponibilità dei quarantadue nuclei familiari che hanno ricevuto l'assegnazione. «In un momento come questo caratterizzato da pandemia, guerra e crisi economica, l'assegnazione di 42 alloggi a famiglie che hanno atteso con pazienza per anni è una splendida notizia per la città. Grazie a tutti coloro che si sono impegnati – ha detto il sindaco Lutzu – a cominciare dall'assessore regionale ai Lavori pubblici Aldo Salaris che ha un occhio di riguardo per Oristano. Consegniamo le case, anche se restano alcune finiture da completare nel complesso, perché sono pronte per essere abitate e per evitare che vengano occupate. In campo un altro milione e mezzo per la riqualificazione degli alloggi comunali di via Alghero e 900 mila euro per la costruzione di sei case in via Olbia». «Oltre a questi progetti, voglio ricordare anche l'imminente apertura delle case prefabbricate in viale Brianza e quella del dormitorio comunale, in via Alghero» ha aggiunto l'assessora ai Servizi Sociali Carmen Murru, esponente dei Riformatori, stesso partito di Aldo Salaris: «Le politiche abitative sono uno dei principali obiettivi della giunta regionale – ha affermato il responsabile dei Lavori pubblici – ci siamo ritrovati nel bel mezzo di una pandemia, ma riusciamo comunque ad andare avanti e a lavorare per rispondere a diritti ed esigenze sacrosante come quelle della casa e della costruzione di una famiglia».

Davide Pinna

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