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Archeologia

A Mont’e Prama si scava, riprende la caccia ai Giganti

Claudio Zoccheddu
A Mont’e Prama si scava, riprende la caccia ai Giganti

Il ministro Dario Franceschini annuncia un finanziamento da 600mila euro per la nuova campagna

02 luglio 2022
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Sassari. La notizia è arrivata durante la seconda serata del festival internazionale dell'archeologia "L'isola dei giganti", la prima andata in scena ai piedi della collina di Mont'e Prama. Dal ministero della Cultura arriveranno 600mila euro che finanzieranno la prossima campagna di scavi nella terra dei guerrieri di pietra. Lo ha annunciato direttamente il ministro, Dario Franceschini, con un messaggio diffuso durante la serata. La nuova campagna di scavi vedrà impegnati sul campo gli specialisti della soprintendenza e del Segretariato regionale del ministero che agiranno in accordo con la Fondazione Mont'e Prama.

Dopo un periodo di black out, interrotto dagli scavi dello scorso aprile, che avevano portato al rinvenimento di altri due giganti di pietra, nell'area archeologica si riprenderà a lavorare con l'obiettivo di riportare alla luce altri reperti. E a questo punto sono anche molto più chiare la parole del ministro Franceschini che, dopo gli ultimi due ritrovamenti, aveva parlato di una "scoperta eccezionale alla quale ne seguiranno altre". Perché, in fondo, è questo quello che tutti aspettano: un'altra lunga serie di rinvenimenti di reperti che ormai da migliaia di anni riposano sotto i campi arati del Sinis. Del nuovo scavo, per il momento, non sono stati svelati troppi dettagli, se non la composizione del team di ricerca e la conferma del ruolo centrale della Fondazione. Ma quel che conta è che presto gli archeologi ritorneranno al lavoro.

Franceschini ha poi sottolineato come il ministero abbia già stanziato 2,8 milioni di euro per la gestione del progetto di restauro. A queste risorse, oltre i 3 milioni di euro destinati all'ampliamento del Museo di Cabras, si aggiungono 4,15 milioni di euro per il sito di Tharros, anch'esso in fase di passaggio sotto la gestione della Fondazione.

«Si tratta di un impegno significativo - ha concluso Franceschini - per tutelare un patrimonio che non ha eguali». Il festival. Mentre nel Sinis si ricomincia a lavorare con la calcolatrice per far quadrare i fondi ministeriali con gli impegni sul campo, mercoledì Mont'e Prama ha ospitato il primo evento "mondano" sottolineato dalle parole di Patricia Olivo (direttrice del Segretariato regionale del MiC e componente del Cda della Fondazione Mont'e Prama) e Monica Stochino (Soprintendente Abap per la Città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna) che nei loro interventi hanno fatto il punto della situazione, partendo dalla gestione dei cantieri di scavo per poi arrivare alle strategie più corrette per la conservazione e valorizzazione del bene, fino a definire il sito come "un luogo aperto, come tema centrale dell'esperimento che qui si sta facendo". Quello di aprire Mont'e Prama anche ad iniziative di questo tipo era uno dei tasselli mancanti nella gestione di un sito che, come accade già in questi giorni, dovrà ospitare i visitatori anche, e soprattutto, durante le campagne di scavo.

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