La Nuova Sardegna

Oristano

L’arresto

Minacce a parenti, sindaco e prete: in carcere un uomo di Tramatza

di Michela Cuccu

	L'esterno del carcere di Massama
L'esterno del carcere di Massama

Misura cautelare dopo una serie di sfuriate e annunci di ritorsioni

12 aprile 2023
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Tramatza Era in libertà vigilata in attesa di processo per maltrattamenti in famiglia, ma quando beveva e assumeva droghe, minacciava e terrorizzava un po’ tutti. I familiari, in particolare la madre alla quale più volte avrebbe detto di volerla uccidere, ma anche il parroco e il sindaco, ai quali aveva persino preannunciato con toni cupi l’intenzione di compiere chissà quale gesto nel giorno di Pasqua. Fortunatamente, non ha fatto nulla perché nel frattempo, assistito dall’avvocato Fabio Costa, è comparso davanti al gip del del Tribunale di Oristano, Federica Fulgheri, che accogliendo le richieste del pubblico ministero Sara Ghiani, ha disposto che attenda il processo in carcere.

Protagonista della vicenda è un uomo che più volte era stato in comunità per disintossicarsi dall’alcol e dalle droghe che, quando li assumeva contemporaneamente, lo trasformavano in una vera e propria furia. Una volta, brandendo una katana aveva infilzato i cuscini del letto, vaneggiando di provenire da un’altra dimensione e di essere in comunicazione con l’arcangelo Michele, minacciò la madre di farle altrettanto. Terrorizzata, la donna chiamò i carabinieri che arrivarono quando il figlio era ancora all’apice della furia. Minacce e botte che in altri casi aveva riservato anche al fratello. Nemmeno con la sua compagna era andata bene. Dopo la nascita del figlio si erano separati e, nonostante fosse stato disposto che gli incontri con il figlio avvenissero in maniera protetta, andava nella loro casa a cercarlo nel cuore della notte, minacciando l’ex compagna di farle fare «una brutta fine».

Il culmine fu una domenica in chiesa quando, entrò sbraitando, spaventando il bambino. Durante il primo periodo in comunità e con le cure del centro di igiene mentale e del Serd, sembrava fosse riuscito a disintossicarsi e che le cose fossero tornate normali. Invece, dopo poco tempo, le sfuriate, le minacce e le aggressioni ai danni di familiari e conoscenti sono riprese. Fino alla notte che andò dal parroco minacciandolo di rappresaglie se non lo avesse ospitato in canonica.

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