Morta in Tunisia la tartaruga Graziella
Aveva nel carapace un Gps
Oristano È stata trovata senza vita, in Tunisia, Graziella, la tartaruga Caretta caretta curata nell’Oristanese e liberata in mare a San Giovanni di Sinis. A confermare la morte della tartaruga è stato l’Instm – Tunisian Sea Turtle Rescue Centre. «Cercheremo di le cause della morte», hanno fatto sapere dal Cres, il Centro di recupero del Sinis. La scorsa estate la tartaruga era rivenuta stata in gravi condizioni di salute a Sant’Elmo, lungo la costa di Castiadas, dal personale dell’Area marina protetta Capo Carbonara. Aveva ingoiato una lenza di nylon, e nell’intestino aveva ancora l’amo.
Dopo le cure ricevute nella clinica veterinaria Duemari di Oristano, e mesi di monitoraggio e riabilitazione al Centro di recupero del Sinis, l’esemplare aveva recuperato tutte le sue capacità motorie, fisiologiche e comportamentali e quattro mesi fa era tornata in libertà. Sul suo carapace i ricercatori del Cnr di Torre Grande avevano installato un Gps in grado di seguirne la posizione e gli spostamenti.