La Nuova Sardegna

Oristano

La selezione contestata

Concorso al Comune di Oristano, la protesta: «C’erano persone col telefonino ed era facile copiare»

di Enrico Carta

	I partecipanti al concorso del Comune
I partecipanti al concorso del Comune

I partecipanti non concordano con la versione fornita dall’amministrazione ed elencano una serie di carenze organizzative

16 settembre 2023
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Oristano A qualcuno viene voglia di ridere: «Sembrava uno scherzo». A qualcun altro viene un attacco di bile: «Un concorso per chi cerca un lavoro è una cosa serissima». Il Comune, a cui da mezzogiorno e mezza di giovedì fischiano le orecchie, affida a un comunicato la sua replica chiarendo che, sì, dei disagi ci sono stati, ma che la regolarità del concorso per l’assunzione di tredici dipendenti a tempo determinato non è in discussione. Ci si trova, quindi di fronte a due verità, ciascuna di segno diametralmente opposto all’altro.

La contestazione era esplosa già all’esterno del palazzetto dello sport di Sa Rodia, dove i 655 aspiranti a un posto di lavoro per 24 mesi nell’amministrazione comunale avevano atteso diverse ore prima di essere ammessi all’interno. Già in questo fatto qualcuno aveva ravvisato delle disparità, perché, chi aveva avuto accesso al palasport prima di altri, aveva avuto il vantaggio di non stare a cuocersi al sole per diverse ore in più. Tralasciando però questo aspetto, dai racconti di una trentina di concorrenti che ci hanno rilasciato le loro testimonianze – li tuteliamo con l’anonimato, come da loro richiesto – emerge un racconto che mette in dubbio quanto il Comune sostiene nel comunicato che pubblichiamo integralmente, come già fatto sul web ieri, prima di dare voce ai partecipanti del concorso: «Il Comune sottolinea la correttezza delle procedure messe in atto, improntate a rigidi criteri di trasparenza e imparzialità, ed evidenzia che nella gestione della selezione, per far fronte al gran numero di partecipanti, oltre alla commissione interna (che per questa attività non riceve alcun compenso aggiuntivo rispetto a quello dovuto per la prestazione resa nel normale orario di lavoro), sono stati impiegati 13 dipendenti comunali e una società esterna con 3 operatori. Nel complesso erano presenti 20 addetti. La scelta della prova è stata effettuata per estrazione da tre candidati volontari, che hanno seguito anche le successive fasi di stampa e consegna dei quesiti ai candidati. La presenza di un numero tanto elevato di partecipanti ha comportato inevitabili rallentamenti alle procedure e per questo motivo il Comune si scusa per i conseguenti disagi e i ritardi. Le persone che hanno segnalato specifiche esigenze hanno comunque ricevuto adeguata assistenza da parte del personale di servizio. Per soddisfare le legittime aspettative dei partecipanti, la commissione, una volta concluse le prove, si è immediatamente riunita per stilare l’esito della selezione che è stato pubblicato sul sito istituzionale alle 18.30».

I racconti dei partecipanti sono diversi. In parte sono già finiti all’interno dell’interpellanza presentata dai consiglieri di centro sinistra sin da giovedì, ma i dettagli sono ancora maggiori e i racconti sono tutti simili: «Ci è stato consegnato il compito (la prova prevedeva un quiz con risposta multipla, ndr) con dei fogli svolazzanti e non in busta chiusa, come invece era capitato in altri concorsi pubblici. Hanno estratto il test, poi hanno fatto le fotocopie e hanno iniziato la distribuzione con fogli svolazzanti. Ci veniva quindi detto di tenerli girati, in modo che non potessimo vedere le domande e cominciare già a studiare le risposte. In diversi casi, per errore, il foglio è stato però consegnato dalla parte in cui erano visibili i quiz. In ogni caso non c’era controllo per valutare se qualcuno stesse controllando le risposte. Hanno avuto un vantaggio queste persone?»

La risposta è intuibile, anche perché la distribuzione dei fogli che contenevano il test a crocette – non è prevista una prova orale – è avvenuta con una lentezza tale che gli ultimi l’avrebbero ricevuto oltre mezz’ora dopo i primi.

Tutti gli intervistati confermano poi che borse, zaini e cellulari sono entrati senza problemi all’interno del palazzetto: «Molti concorrenti non li hanno consegnati dopo l’accettazione, perché non esisteva un servizio di controllo nel punto di raccolta. Tantissimi hanno avuto paura di non ritrovare la borsa o il telefonino alla fine della prova, così hanno chiaramente detto che non l’avrebbero lasciato lì per evitare furti o smarrimenti».

Il resto delle critiche riguarda poi la sistemazione: «Ci hanno fatto sedere sulle tribune, uno a fianco all’altro con un sedile di distanza e dandoci un cartoncino su cui poggiare il foglio dell’esame. Chi era seduto nel gradone superiore vedeva perfettamente il compito di chi stava nella fila inferiore e aveva la possibilità di copiare o comunque di confrontare le risposte. L’assoluta mancanza di controllo era tale che ho visto persone confabulare e suggerire le risposte».

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