Disabile senza medico a Terralba, è bastata una nota della Regione per “invitare” la Asl a risolvere il problema in 24 ore
Ieri la comunicazione alla moglie del paziente: avevano nuovamente il medico di base
Terralba Carmelo Maimone ha finalmente un medico di base che possa seguirlo nel suo difficile e doloroso percorso di cure. A darne notizia è la moglie, Irene Pani che due settimane fa aveva raccontato su La Nuova la triste condizione del marito 58enne, colpito qualche anno fa da una forma precoce di demenza. «Stamattina (ieri, per chi legge) mi hanno telefonato dal poliambulatorio annunciando che mio marito sarebbe potuto entrare a far parte degli assistiti di uno dei medici di famiglia che operano a Terralba. Ovviamente, ho accettato subito».
La signora Pani ora si dice «sollevata», lei che si era rivolta a tutti gli enti di competenza per far garantire l’assistenza negata al marito da quando era andato in pensione il medico che l'aveva in cura. Una situazione, purtroppo sempre più frequente a causa delle difficoltà di reperire medici e non soltanto di medicina generale. La signora Pani aveva chiesto aiuto alla direzione sanitaria della Asl, scritto al prefetto, chiedendogli un incontro; inviato una pec ai primidi febbraio all’assessorato regionale alla Sanità.
Proprio dall’assessorato l’altra mattina è arrivata la prima risposta:una nota di sollecito alla Asl 5 firmata dal direttore del Servizio Promozione e governo delle reti di cura Stefano Piras con scritto in calce: «Si invita cortesemente l’Azienda a provvedere urgentemente per porre rimedio a quanto segnalato». Sollecito che la Asl 5 ha recepito tempestivamente. Meno di 24 ore dopo, infatti, Carmelo Maimone, aveva un nuovo medico di medicina generale. Del resto, come aveva riferito la signora Irene, la situazione era davvero complicata: «Mio marito ha bisogno di farmaci, di fisioterapia, di assistenza continua ma adesso, che siamo rimasti anche senza medico di base – aveva raccontato –, ogni volta che mi serve una prescrizione, che devo prolungare il piano terapeutico o avere i pannoloni devo andare da un medico a pagamento. Ho chiesto aiuto alla Asl ma la risposta è stata di rivolgermi all'Ascot. Il problema è che sono sola e non posso permettermi il lusso di recarsi all'ambulatorio all'alba per fare la fila e attendere per ore l'arrivo del medico. Così l'unica soluzione per me è quella di pagare per un servizio che ci spetterebbe di diritto».
Una denuncia pubblica che aveva avuto effetti immediati: oltre alla solidarietà da parte di tante persone, un medico in pensione, colpito dalla vicenda, si era reso immediatamente disponibile ad assistere il signor Maimone. Molto diversa era stata invece la reazione della Asl di Oristano. «Non risponde assolutamente a verità che la signora Irene Pani di Terralba non abbia più avuto risposte dalla nostra azienda in relazione all'assistenza sanitaria di suo marito», aveva replicato infatti il direttore sanitario della Asl, Antonio Maria Pinna, ribadendo di aver invitato la signora a recarsi all’Ascot. Ora però, dopo l’intervento dell’assessorato, la soluzione è arrivata.