La Nuova Sardegna

Oristano

Architettura industriale

Ex olearia a Solarussa, comincia la riqualificazione dello storico edificio

di Paolo Camedda

	Le impalcature davanti all'edificio dell'ex azienda olearia
Le impalcature davanti all'edificio dell'ex azienda olearia

Al via il recupero dello stabile edificato negli anni ‘20 del Novecento e che ospitò la Società Olearia Ligure Sarda

24 marzo 2024
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Solarussa «Dopo la creazione da parte dell’amministrazione comunale di un partenariato che include Università, Soprintendenza, associazione Internazionale dei Comuni della Terra Cruda, Unione dei Comuni dei Fenici e numerosi altri enti, grazie a un finanziamento di 800mila euro a totale carico della Regione con fondi della programmazione territoriale, è partito ufficialmente il progetto di riqualificazione dell’ex olearia». A dare l’importante annuncio è il sindaco Mario Tendas: «Il terreno su cui ricade, che ha una superficie complessiva di circa due ettari ed è stato acquistato dal Comune per la cifra simbolica di un euro».

L’ex olearia costituisce una parte importante del passato storico, culturale e occupazionale di Solarussa. La struttura venne edificata negli anni Venti del secolo scorso per ospitare inizialmente la manifattura tabacchi ed è stata trasformata negli anni seguenti dapprima in industria conserviera per passare, fra il 1944 e il 1945, nelle mani della Società Olearia Ligure Sarda, che aveva tra i suoi soci anche Gerolamo Gaslini di Genova. L’azienda la trasformò in un oleificio e in un sansificio, visto che in essa veniva estratto, con l’impiego di un solvente organico, l’esano, cioè l’olio dalla sansa.

In questa struttura, che ha avuto come ultimi proprietari i fratelli Mura di Sassari, hanno lavorato e trovato impiego negli anni numerosi solarussesi. Un anno fa nell’ex sansificio fu effettuata la bonifica dall’amianto, adesso ha preso il via la seconda fase del progetto che sarà scandito da fasi già programmate che porteranno alla riqualificazione totale dell’edificio. «Con questo primo lotto di lavori – spiega Mario Tendas – la Soprintendenza ha formalmente richiesto e imposto che, dopo la bonifica dell’amianto, che è stata già realizzata, venga salvaguardata e recuperata la palazzina che dà sul campo di calcio. È uno stabile molto ampio che, solo nel piano superiore, comprendeva ben tre appartamenti: quello del direttore, il cavalier Nicolò Camusso, quello del guardiano notturno, il signor Vincenzo Faraci, e quello del capo fabbrica, il signor Beniamino Manunza».

Per completare il progetto serviranno comunque ulteriori fondi. «Abbiamo già inoltrato una richiesta al ministero per un contributo di circa un milione di euro», fa sapere il sindaco. Gli obiettivi dell’amministrazione sono molto ambiziosi: «Non vogliamo soltanto salvaguardare lo stabile – precisa il primo cittadino –, ma renderlo produttivo, ovvero realizzare una foresteria capace di creare prospettive di lavoro locale. Tutti gli obiettivi alla base del progetto saranno annunciati gradualmente e, in estrema sintesi, mirano a salvaguardare, tutelare e valorizzare una parte importante del passato di Solarussa, rendendola nuovamente funzionale e produttiva».

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