La Nuova Sardegna

Oristano

La ricorrenza

Il mondo dei campi in festa a Sedilo, passerella per le pandele dell’Ardia

di Maria Antonietta Cossu

	Da destra Mario Meloni, Costantino Atzas e Michele Carboni
Da destra Mario Meloni, Costantino Atzas e Michele Carboni

Festeggiato il patrono dei contadini Sant’Isidoro

15 maggio 2024
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Sedilo L’oro del grano e l’esplosione di colori propria di un mondo agreste che si rigenera hanno fatto da sfondo al passaggio del simulacro di Sant’Isidoro, nel quale la comunità ha riposto ancora una volta le speranze di un futuro benevolo e di annate agrarie più propizie. Il rito collettivo si è rinnovato ieri mattina con una celebrazione eucaristica e una processione particolarmente partecipate. L’appuntamento liturgico ha riunito numerosi fedeli sul sagrato della chiesa parrocchiale, punto di partenza e di arrivo del corteo che ha accompagnato la statua del santo in preghiera per le vie del centro. Come vuole la consuetudine, ad aprire le file sono stati i cavalieri seguiti da due mezzi agricoli addobbati con ghirlande variopinte, attrezzi e utensili della civiltà contadina, dai gruppi folk in costume e da tre gioghi di buoi. Gli esemplari più possenti trainavano l’antico carro in legno sul quale era issato il simulacro di Isidoro, che precedeva le confraternite, i sacerdoti e una lunga teoria di uomini, donne e bambini.

A Sedilo la festa di Sant’Isidoro segna anche la prima partecipazione dell’anno dei cavalieri alle quattro processioni religiose aperte dai cortei equestri. L’ultima in ordine cronologico è l’Ardia del 6 e 7 luglio e molti dei cavalieri che vi prenderanno parte erano presenti alle celebrazioni. A dettare l'andatura è stato Giovanni Pes, il cavaliere che si è aggiudicato all’asta il diritto di portare in processione il vessillo di sant’Isidoro. Confusi tra gli 84 binomi c’erano anche i vessiliferi di San Costantino: Mario Meloni, investito del ruolo di capocorsa dal parroco don Maurizio Demartis, Michele Carboni e Costantino Atzas, rispettivamente seconda e terza pandela. L’Ardia sarà una sorta di riedizione delle manifestazioni svoltesi nel 2015 e nel 2016, quando Atzas e Carboni condussero la corsa con Mario Meloni a fare da comprimario in entrambe le occasioni.

L’atto di fede celebrato ieri, a cui erano presenti anche le tre pandele dell’Ardia a piedi, Salvatore Matta, Davide Scarpa e Giuseppe Spiga, si è concluso con i giri votivi attorno a San Giovanni Battista, panegirico compiuto al passo per le caratteristiche del lastricato in basalto poco adatte alla corsa. Nonostante l’andatura lenta un cavallo è scivolato, ma l’imprevisto ha lasciato indenni sia il fantino che l’animale.

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