La Nuova Sardegna

Oristano

La memoria

Inaugurato a Cabras il murale per ricordare la scrittrice e intellettuale Michela Murgia


	L'inaugurazione del murale dedicato a Michela Murgia
L'inaugurazione del murale dedicato a Michela Murgia

Realizzato da due classi del liceo artistico Carlo Contini di Oristano con la collaborazione dell’istituto comprensivo di Cabras è stato dipinto sulla parete del parco pubblico di viale Colombo

18 maggio 2024
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Cabras Il ricordo della scrittrice Michela Murgia è ancora più vivo. È stato inaugurato questa mattina, sabato 18 maggio, a Cabras nella sua cittadina natale, il murale a lei dedicato. L’opera, che si trova nella grande parete del parchetto di viale Colombo, è stata realizzata dalle classi 3a A e 5a C del liceo artistico Carlo Contini di Oristano, con il prezioso contributo dei ragazzi delle terze classi dell’istituto comprensivo di Cabras. Il progetto è stato patrocinato dal Comune di Cabras, che ha messo a disposizione l’area, ha acquistato le attrezzature e ha preparato la parete affinché i giovani e le giovani artiste potessero esprimere la loro ispirazione, sotto la guida dei docenti Gloria Musa, Sabrina Oppo, Josephine Sassu e Francesco Casale e, per l’istituto di Cabras, della professoressa Daniela Finocchio.

Questa mattina, davanti al grande murale, erano presenti gli amministratori, con il sindaco Andrea Abis, i dirigenti dei due istituti coinvolti, Pino Tilocca e Paolo Figus, e i tanti ragazzi che hanno preso parte all’ambizioso omaggio all’intellettuale cabrarese scomparsa il 10 agosto 2023. Ad accogliere in un virtuale abbraccio tutti i protagonisti è stata la famiglia di Michela, la mamma Costanza, il fratello Cristiano e con loro anche Annetta Marongiu, zia e mamma d’anima di Michela Murgia.

Sono due le immagini che in una settimana di lavoro i ragazzi e le ragazze hanno impresso sulla parete. Nella prima Cabras è sullo sfondo, con lo stagno e il profilo della chiesa di Santa Maria, dove la scrittrice ha mosso i primi passi e da dove è iniziata la sua formazione che l’ha portata poi ad approfondire tematiche legate al mondo laico e della religione cristiana. Alcune donne che corrono scalze e una citazione della scrittrice tratta dal libro Stai zitta: «Di tutte le cose che le donne possono fare nel mondo, parlare è ancora considerata la più sovversiva». Di fianco, pensieri e frasi di divieto rivolte al genere femminile come «Le donne devono stare a casa, non truccarti, alle bambine si regalano le bambole», che nel murale vengono simbolicamente date alle fiamme da Michela Murgia, al grido di «Siate sovversive!».

A spiegare la seconda immagine è Martina, la studentessa che ha realizzato il bozzetto originale: «Il murale rappresenta la potenza delle sue parole, delle sue azioni e delle sue lotte, il messaggio che non tutti hanno capito. L’immagine di Michela è associata a quella di un uccello, un essere che vola libero, le cui piume sono penne, strumento di scrittura per eccellenza. Queste penne, questo pensiero e questo volo sono fondamentali per l’opera distruzione dei retaggi culturali di cui Michela si è fatta paladina».

Prima del taglio del nastro, affidato ai ragazzi che hanno preso parte all’opera, mamma Costanza ha preso la parola: «Michela amava i ragazzi, parlava a tutti loro con il cuore aperto e credeva in loro. Andando via ha lasciato un messaggio: non vi adagiate, cambiate il mondo. L’opera di Michela non è dunque finita, attraverso i giovani lei cammina nel mondo e nelle scuole, continuando a dire le cose che ha detto in questi anni, per fare in modo che il futuro delle nuove generazioni possa essere vissuto in un mondo migliore».

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