La Nuova Sardegna

Oristano

I disagi

Lavori pubblici in centro a Oristano, residenti e negozianti in ostaggio dei cantieri

di Enrico Carta

	Il cantiere, senza alcuna passerella
Il cantiere, senza alcuna passerella

La via è stata sventrata per procedere con le opere: chi ci abita o ci lavora non si oppone all’opera pubblica, ma chiede una gestione più attenta del cantiere

24 maggio 2024
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Oristano Diventerà bellissima, ma oggi è una lingua di terra polverosa e sconnessa. Nessuno dei residenti o dei titolari delle attività commerciali nega l’importanza del lavoro in corso, ma tutti devono fare i conti con un nuovo fronte del disagio che si è aperto da qualche settimana nel centro storico.

È via Ciuttadela de Menorca alle prese col cantiere che il Comune ha dovuto aprire in tutta fretta per evitare di perdere i finanziamenti del Pnrr che prevedevano l’avvio delle opere entro giugno. Il rifacimento della pavimentazione e dei servizi dell’intera via è ritenuto da tutti indispensabile, ma con la quotidianità e con i suoi ostacoli bisogna fare i conti anche nel momento, non brevissimo, dei lavori.

L’assessore Simone Prevete e il responsabile dell’ufficio tecnico, l’ingegnere Alberto Soddu, rassicurano tutti sulla rapidità con cui si svolgeranno i lavori e chiedono un po’ di pazienza, ma nel frattempo chi lì vive o lì lavora si ritrova in difficoltà. L’accesso alla strada nelle ore in cui gli operai sono impegnati è consentito, come recita il cartello, solo a residenti, titolari di attività commerciali e e loro clienti, impiegati degli uffici e loro utenti.

Tutto normale, visto che quello è un cantiere. Chi abita o lavora lì però chiede maggiori attenzioni proprio sulla facilità di accesso alle abitazioni o alle proprie attività. C’è chi si è ingegnato piazzando davanti all’ingresso dei pallet che facciano in qualche modo da scalino; chi ha usato tavoloni di legno, ma una vera passerella non c’è, per cui si passa in mezzo al terreno polveroso e accidentato del cantiere anche quando gli operai sono andati a casa. Alla domanda sul perché non piazzassero la passerella al termine dell’orario di lavoro, hanno risposto che questo avrebbe comportato un allungamento del loro impegno, fatto non certo previsto dal contratto di appalto. Al calar del sole, poi, vince solamente il buio. Sono soprattutto i titolari di Spicchio Pizza e del circolo Arts Gallery a segnalare «la necessità di avere una passerella che consenta l’attraversamento sia per noi che lavoriamo sia per i nostri clienti e di un faretto che renda meno incerto il passaggio nelle ore notturne».

La pizzeria «sta andando avanti a scartamento molto ridotto e i clienti sono calati in maniera drastica», dice il titolare di Spicchio Pizza, mentre all’Arts Gallery «sono settimane in cui nessuno entra nel locale e purtroppo le scadenze dei pagamenti per noi arrivano tutte a giugno. Non discutiamo la necessità di fare i lavori e di rendere migliore la via, anzi è un’ottima cosa, ma chiediamo se sia possibile una gestione del cantiere che venga incontro anche alle nostre esigenze». Sia residenti che commercianti raccontano che, nel momento in cui la strada è stata sventrata, hanno dovuto fare i conti con i topi e con le blatte e che, nei due giorni di pioggia, in via Ciuttadela non si è davvero vista anima viva. Non è però un modo di dire, è esattamente quanto accaduto.

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