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Oristano

Sicurezza

Otto telecamere lungo la statale 131, il prefetto: «Per reprimere i reati»

di Ilenia Mura
Otto telecamere lungo la statale 131, il prefetto: «Per reprimere i reati»

Salvatore Angieri ha dato il via a un progetto di videosorveglianza che interesserà i varchi strategici della provincia per contrastare rapine e traffico di droga

30 novembre 2024
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Oristano Ne verranno installate altre nel centro storico di Oristano, ma il prefetto di Oristano Salvatore Angieri chiede le telecamere anche in punti strategici della strada statale 131 dcn e sulla 292, nord occidentale sarda, per reprimere e prevenire i reati. È stato soprattutto l’assalto armato al caveau della Mondialpol di Sassari, messo a segno lo scorso giugno da una banda di criminali senza scrupoli, a far scattare l’allarme in chi lavora ogni giorno per garantire la sicurezza dei cittadini. Anche per questo motivo il prefetto Angieri ha chiesto ai dirigenti dell’Anas di attivare idonee telecamere di videosorveglianza lungo la strada statale «Vogliamo garantire la sicurezza dei varchi strategici – spiega – allo scopo di migliorare la prevenzione e la repressione dei reati». Fra questi soprattutto gli assalti ai portavalori o le rapine come quella avvenuta all’inizio dell’estate scorsa, la seconda al caveau in pochi anni: il commando in fuga lungo le strade del nord Sardegna, verso, forse, il centro dell’isola, quella sera aveva aperto il fuoco anche contro i carabinieri. Almeno dieci uomini armati di kalashnikov erano spariti con numerosi sacchi pieni di denaro e altri complici che nel frattempo bloccavano tutte le principali vie di accesso incendiando auto e cospargendo di chiodi l’asfalto per coprirsi la fuga. Anche in quella occasione in tutto il nord Sardegna era scattato il piano antirapina con posti di blocco sulle principali strade del Sassarese e le varie arterie stradali di collegamento con le altre province, compresa Oristano. Neanche l’elicottero dei carabinieri, che aveva volteggiato sulla città, era riuscito a individuare la banda in fuga.

Rapine, traffico di droga, oltre i reati per i quali si rende necessario monitorare in tempo reale le strade. L’altra mattina, in Prefettura, al centro dell’incontro del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, c’era l’argomento telecamere di videosorveglianza. Il Comitato si è occupato dei profili di rischio e della prevenzione di gesti criminosi con i rappresentanti dell’Anas e del dirigente della polizia stradale. Ci sarà un altro incontro sul tema a metà dicembre. Le telecamere (otto in totale) potrebbero essere installate, secondo quanto proposto durante il vertice, oltre che nei vari ingressi della città e della provincia, lungo la statale 131 dcn, all’uscita per Sassari verso il nord, e potrebbero essere installate all’uscita per Mogoro o anche verso il Guspinese e la Marmilla, oltre che all’ingresso per Paulilatino o Abbasanta. Come precisa la società autostrade: «Anas predispone l’istallazione di telecamere nei punti della propria rete dove è necessaria un’attività di presidio costante per garantire la sicurezza della circolazione. Lungo le strade statali, dove se ne manifesta la necessità, possono essere realizzati appositi protocolli con le Forze dell’ordine». Il rappresentante dell’Anas ha assicurato la predisposizione di un progetto che sarà sottoposto a breve alla valutazione del comitato.

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