La Nuova Sardegna

Oristano

Criminalità

Atti sacrileghi e furto in chiesa, ecco come è stato smascherato il vandalo di San Francesco

di Alessandro Mele
Atti sacrileghi e furto in chiesa, ecco come è stato smascherato il vandalo di San Francesco

Il pregiudicato è ricoverato all’ospedale San Martino nel reparto di Psichiatria. Prima di entrare in chiesa ha commesso altri tre furti all’Arst di via Cagliari e in via Duomo

3 MINUTI DI LETTURA





Oristano Individuato dai carabinieri del comando provinciale di Oristano, l’autore degli atti sacrileghi e del furto che hanno colpito, nei giorni scorsi, la chiesa di San Francesco, in pieno centro storico e a pochi passi dalla cattedrale di Santa Maria Assunta. Secondo quanto riferito dagli inquirenti, l’uomo, classe 1980 e originario di San Nicolò d’Arcidano, già noto alle cronache per altri fatti criminosi, dopo aver spaccato due crocifissi della sacrestia e aver ribaltato l’altare nella chiesa dei frati francescani, durante la notte si sarebbe recato all’ospedale San Martino per ben due volte per poi essere ricoverato nel reparto di Psichiatria.

A inchiodarlo, sarebbe stato lo zaino che aveva con sé, all’interno del quale c’erano anche degli oggetti sacri riconducibili al furto avvenuto poche ore prima dell’accesso in ospedale. Il riconoscimento da parte dei carabinieri è avvenuto dopo una serie di indagini portate avanti grazie all’utilizzo dei sistemi di videosorveglianza comunali e privati e anche grazie alla collaborazione della polizia locale di Oristano e ai rilievi del Reparto investigazioni scientifiche di Cagliari. Oltre i danni a arredi e icone sacre, il ladro ha anche sottratto un turibolo e un cestello per l’acqua santa.

Ma non sono gli unici reati compiuti dal 45enne nella notte del 22 gennaio. Prima di entrare nella chiesa di San Francesco, come si capisce dai filmati delle telecamere del Comune, alle 19.15 è entrato nella stazione Arst di via Cagliari dove ha rubato un estintore. Alle 19.22, invece, ha rubato uno zaino nero dal sellino di una bicicletta in sosta in via Duomo – fatto ancora non denunciato – e, subito dopo, due caschi da moto legati al sottosella di uno scooter parcheggiato a pochi passi dalla Cattedrale. Ecco poi l’ingresso nella chiesa dei francescani, nella quale è riuscito a entrare passando per il cancello che delimita il cortile dell’area cantiere del vicino ex convento. Venti minuti di danni e atti sacrileghi, prima di proseguire la sua fuga, alle 19.46, per via Sant’Antonio con in mano un casco da moto e un oggetto sacro d’argento. L’intervento dei carabinieri è avvenuto all’ospedale San Martino, dopo la chiamata del personale del reparto di Psichiatria preoccupato per l’atteggiamento particolarmente aggressivo e violento del 45enne già dal suo ingresso in Pronto soccorso.

Positivo l’esito della perquisizione personale e nella sua casa di San Nicolò d’Arcidano, grazie alla quale sono stati rivenuti e sequestrati gli indumenti e le scarpe che indossava durante i furti commessi in serie. Fondamentale è stato anche l’intervento degli investigatori della squadra mobile della questura di Oristano che, a seguito della richiesta del personale sanitario dell’ospedale San Martino, hanno sequestrato addosso al sospettato un timbro riconosciuto come parte del bottino del furto commesso all’interno della chiesa di San Francesco. Ancora in corso sono le ricerche della restante refurtiva anche in collaborazione con i carabinieri del Nucleo Tutela patrimonio culturale di Cagliari che provvederanno a inserire le immagini degli oggetti sacri nella banca dati dei beni culturali rubati affinché possano essere individuati, nel corso dei controlli amministrativi, ai negozi d’antiquariato e ai mercatini di settore. Per il momento la denuncia è scattata per i reati di furto e danneggiamento con l’aggravante della continuazione.

Intanto gli inquirenti mettono in guardia i sacerdoti della diocesi: «Sensibilizziamo i parroci e i responsabili diocesani di tutti i luoghi di culto della provincia di Oristano, soprattutto quelli dove sono custoditi beni di interesse culturale, a installare o revisionare con estrema cura i sistemi di allarme e videosorveglianza».

Primo piano
Il giallo

Sangue e ferite sul corpo dell’uomo trovato morto in campagna: ecco cosa sappiamo

di Luca Fiori
Le nostre iniziative