I dissidenti di Forza Italia: «Il sindaco ci incontri, non si governa con maggioranze inventate»
Ancora stallo nella crisi in Comune giunta al 46° giorno
Oristano «Il gruppo consiliare di Forza Italia ribadisce e continua a chiedere a gran voce un incontro col sindaco Massimiliano Sanna per trovare la strada migliore che porti nel più breve tempo possibile a raggiungere gli obbiettivi per migliorare la qualità della vita nella città di Oristano», ma il sindaco sinora non ha aperto la porta e, arrivato al 46° giorno di crisi, continua ad andare avanti senza una maggioranza certificata e non sostituendo l’assessore al Bilancio e alla Cultura, Luca Faedda che, a questo punto, più che congelato può considerarsi ibernato. La lettera è firmata dai consiglieri dissidenti rispetto alla linea del partito azzurro e anche a quel che resta della maggioranza che sostiene il primo cittadino. Così prosegue il documento di Paolo Angioi, Valeria Carta, Gianfranco Licheri e Davide Tatti cui si aggiunge l’ex consigliere comunale Luigi Mureddu che è sempre stato vicino al resto dei compagni di partito: «Bisogna avere coraggio e prendersi la responsabilità di scelte chiare che portino la macchina politica e amministrativa nelle condizioni di lavorare e produrre effetti significativi in senso migliorativo. Non crediamo che “lanciare la palla avanti” possa portare benefici, viceversa si ottiene solo ancora più stasi e peggioramento delle condizioni attuali». Il chiaro riferimento è al temporeggiare del sindaco Massimiliano Sanna che oltre all’assessore sembra aver ibernato anche qualsiasi attività del consiglio comunale, posto che la giunta non sta portando avanti argomenti che richiedano l’impegno dell’assemblea civica.
Dai quattro consiglieri di Forza Italia Viene quindi fatta una serie di riferimenti chiari: «Esempio lo è, tra i tanti, il piano di ripartizione delle nuove tariffe Tari, che dovrà ancora attendere a discapito dei cittadini. Ma ancora lo sono le decisioni che riguardano la riqualificazione di Torregrande, che va dai problemi del porticciolo turistico, passando per le zone F di proprietà comunale non ancora pianificate e prive di piano attuativo, fino a un progetto ambientale che consenta con tecniche di riqualificazione e di stabilizzazione della duna primaria di tenere la spiaggia pulita come per esempio il compendio dunale della spiaggia del Poetto di Cagliari». Poi viene indicata la via da seguire se si vuole uscire dalle secche della crisi: «La soluzione deve passare necessariamente attraverso questa maggioranza eletta. Si deve, quindi, avere il coraggio di progettare il futuro con un’ampia visione e con la forza del consenso che ha determinato la vittoria alla elezioni del 2022. Far finta che questa non sia la strada, ma cercare alchimie politiche particolari, per esempio con voti dell’opposizione (il riferimento è al costante aiuto del consigliere indipendente Sergio Locci venuto più volte in soccorso del sindaco coi suoi voti, ndr), costruite senza il consenso degli elettori, determinerà solo uno stillicidio cui responsabilità non potrà che essere di chi di queste scelte è artefice». Ovvero del sindaco che però non sembra scomporsi più di tanto e domani conterà un giorno in più sul soglio municipale pur con la crisi che impazza.