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Oristano

L’evento

La trachite diventa opera d’arte: sei opere dal Simposio internazionale abbelliscono il paese

La trachite diventa opera d’arte: sei opere dal Simposio internazionale abbelliscono il paese

Conclusa la 31ª edizione della manifestazione dedicata alla sensibilizzazione del trapianto di organi

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Fordongianus Sei opere d’arte tutte da ammirare e da interpretare con un pizzico di fantasia a piacere.  Col lavoro degli artisti aiutato dal fresco di questi giorni, si è chiusa sabato 2 agosto la 31ª edizione del Simposio internazionale di scultura su pietra trachite di Fordongianus, evento che racconta il profondo legame tra il paese, la pietra locale e la tradizione degli scalpellini. Una settimana di lavoro a cielo aperto, nello scenario unico del parco archeologico delle terme romane, dove la trachite prende forma tra le mani di sei scultori di grande spessore artistico, selezionati attraverso una manifestazione di interesse. Come da tradizione, non è stato decretato un vincitore assoluto. Ogni opera è stata valorizzata per la sua visione e intensità, con un giudizio sintetico affidato all’architetto Franco Niffoi e a Don Omar, profondo conoscitore della storia del simposio. A rendere omaggio agli artisti, il sindaco Serafino Pischedda, che ha espresso il ringraziamento della comunità: «Anche quest’anno il simposio ci ha regalato emozioni, pensieri, sguardi nuovi sulla materia e sulla nostra identità. L’arte, qui, prende forma davanti agli occhi di tutti e diventa patrimonio collettivo».

Tra i temi affrontati nelle sculture, riflessioni personali, visioni simboliche e messaggi universali: due opere sono dedicate alla salvaguardia dell’ambiente e alla promozione della donazione di organi, quest’ultima realizzata in collaborazione con l’Associazione Prometeo, presente alla cerimonia conclusiva. Proprio questa scultura, secondo gli accordi, sarà trasferita a Cagliari per essere collocata nel Parco di Terramaini. Le altre cinque troveranno invece dimora permanente a Fordongianus, contribuendo ad arricchire e valorizzare il patrimonio artistico del paese. Durante tutta la settimana, numerosi visitatori, turisti e appassionati, hanno seguito con interesse il lavoro degli artisti, avvicinandosi al fascino della scultura dal vivo, tra scalpelli, polvere di pietra e creatività condivisa.

Il simposio continua così a essere uno dei principali appuntamenti culturali del Barigadu, sostenuto dalla Regione, dal Comune di Fordongianus, dalla Pro Loco, dalla Fondazione di Sardegna, dall’Unione dei Comuni del Barigadu, dall’Agenzia Forestas e dall’Hotel Terme di Sardegna. Queste le opere realizzate: “Come due gocce d’acqua” di Edi Carrer; Natural momentum di Aurélien Boussin; Anime di Claudia Zanaga; Impescabile di Abdulkadir Hocaoğlu; Respira. Come in mare, così sulla Terra di Cinzia Porcheddu; Inerme di Solmaz Vilkachi.

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