Migranti, i numeri smentiscono l’allarme sicurezza ed è record di contratti di lavoro a stranieri
Il confronto in prefettura: «Allontanati immediatamente i soggetti pericolosi»
Cabras «I cittadini stranieri presenti nel territorio hanno dato un contributo positivo in termini di ricadute sul tessuto socio-economico. Nel corso del 2024, infatti, 73 aziende locali si sono avvalse della manodopera straniera, con la stipula di 111 contratti di lavoro». Lo ha sottolineato la prefettura di Oristano al termine del vertice sulla sicurezza che si è tenuto stamattina, lunedì 20 ottobre. Dopo le tensioni che si sono manifestate negli ultimi tempi a Cabras e le lamentele dei cittadini su alcuni fatti illeciti commessi da alcuni migranti dei Centri di accoglienza straordinari, che hanno portato anche alla presentazione di una mozione da parte della minoranza per chiedere la chiusura o la rimodulazione degli stessi centri, dal summit arriva dunque un messaggio di forte rassicurazione per la popolazione del paese lagunare: «L’attenzione sulla realtà di Cabras resta alta. Le attività di prevenzione e controllo del territorio continueranno in modo coordinato e incisivo, ma è altrettanto importante valorizzare le esperienze positive di integrazione e collaborazione che si sono sviluppate nel tempo», ha evidenziato il prefetto Salvatore Angieri.
«Nel corso della riunione – comunica la prefettura – è stato effettuato un aggiornamento sulla situazione dei centri di accoglienza presenti nel territorio comunale ed evidenziata la tempestività dei provvedimenti adottati in risposta ad alcuni fatti illeciti verificatisi recentemente, di cui si erano resi protagonisti alcuni ospiti delle strutture. I soggetti ritenuti pericolosi sono stati tutti allontanati e successivamente trasferiti al Cpr di Macomer». Inoltre, ricorda la Prefettura, «il territorio di Cabras è già stato oggetto di diverse operazioni “Alto impatto” e, nei prossimi giorni, sarà ulteriormente rafforzata l’attività di controllo, con un’attenzione costante e mirata alla prevenzione e al contrasto di ogni forma di illegalità». Non vanno infatti dimenticati i vari gravissimi episodi di cronaca come gli incendi e altri atti intimidatori che non hanno certo i migranti come protagonisti che richiamano in maniera ben più preoccupata l’attenzione delle forze dell’ordine.
Intanto, a breve «sarà nuovamente convocato il Consiglio territoriale per l'immigrazione, nell’ambito del quale, in raccordo con tutte le istituzioni coinvolte, sarà discusso e approvato l’aggiornamento del Piano territoriale per la gestione del fenomeno migratorio, elaborato anche grazie ai contributi emersi nel corso dei lavori dei suddetti tavoli tematici». Diverse sono state anche le misure messe in campo dalla Prefettura e Comune di Cabras per favorire l'integrazione degli ospiti dei Centri di accoglienza straordinaria. Grazie a un finanziamento di circa 300mila euro ricevuto dal ministero dell’Interno, ad esempio, la prefettura ha avviato il progetto Fami, che ha consentito l’attivazione di uno Sportello di orientamento e consulenza per lo straniero e il potenziamento del Consiglio territoriale per l'immigrazione con l’avvio di quattro tavoli tematici dedicati all’inclusione abitativa, alla formazione linguistica, alla formazione e inclusione lavorativa e al tema delle vulnerabilità. Alla riunione, oltre al prefetto, Salvatore Angieri, hanno partecipato il questore Giovanni Corrado Marziano, il presidente della provincia, Paolo Pireddu, il sindaco di Cabras Andrea Abis con l'assessora comunale ai Servizi sociali, Laura Celletti, e i vertici provinciali dei carabinieri e della guardia di Finanza. Al termine dell'incontro il prefetto ha ringraziato le forze di polizia «per il costante e sinergico impegno sul territorio».