La Nuova Sardegna

Collisione in alto mare, indagati gli ufficiali

La poppa della Moby Wonder tranciata dalla prua del cargo Delfino Bianco: conclusi gli accertamenti della Direzione Marittima
La poppa della Moby Wonder tranciata dalla prua del cargo Delfino Bianco: conclusi gli accertamenti della Direzione Marittima

Sotto inchiesta i comandanti dei traghetti Moby Wonder e Delfino Bianco

22 gennaio 2011
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 OLBIA. La duplice inchiesta, amministrativa e penale, sulla collisione avvenuta nel dicembre scorso tra il traghetto Moby Wonder e il cargo "Delfino Bianco" ha portato all'incriminazione - per violazione al codice della navigazione - degli ufficiali della 2 navi. Il fascicolo è stato trasmesso alla procura della Repubblica di Livorno.  Sulle responsabilità del sinistro, accaduto mentre le due navi viaggiavano su rotte"quasi" parallele verso il porto di Olbia (dopo la partenza rispettivamente da Livorno e Carrara), il comandante della direzione marittima del nord Sardegna, capitano di vascello Franco Persenda, aveva precisato che «in mare non esiste diritto di precedenza, ma vige l'obbligo, per ogni comandante, di evitare le collisioni».  Dopo aver esaminato i dati registrati nelle "scatole nere" delle due navi ed aver sentito i due comandanti e gli ufficiali che erano di servizio, quella notte, nelle rispettive plance di comando gli investigatori della direzione marittima hanno stilato il loro rapporto inviandolo alla Procura di competenza, quella di Livorno. Stando alle prime indiscrezioni la maggior responsabilità di quel sinistro, accaduto poco dopo la mezzanotte al largo dell'isola di Capraia, sarebbe da addebitare all'ufficiale che era ai timoni della Delfino Bianco. Il quale non avrebbe attuato tutte quelle manovre necessarie e indispensabili per evitare la collisione, trovandosi nelle condizioni d'avere, sulla loro prua, una nave passeggeri. Ma anche gli ufficiali in plancia sulla Moby Wonder avrebbero responsabilità sull'incidente, per non aver modificato la rotta nel momento in cui si sarebbero trovati, sulla murata di destra, il cargo.  Entrambe le navi viaggiavano su rotte parallele (ma, visto il risultato, convergenti), che si sono però incrociate per la diversa velocità dei due traghetti.  Chi era ai timoni della Moby Wonder, al momento delll'interrogatorio, avrebbe sostenuto d'aver proseguito regolarmente sulla sua rotta, in acque libere, lasciando tutti i margini di sicurezza. Il comandante della "Delfino Bianco" avrebbe invece sostenuto l'esatto contrario, ovvero d'essersi trovato la fiancata della Moby Wonder davanti alla sua prua dopo che quest'ultima aveva effettuato una virata. Ora il caso è nelle mani del sostituto procuratore della Repubblica di Livorno che, nelle prossime settimane, dovrebbe chiudere il caso. L'incidente, avvenuto nel cuore della notte, si era fortunatamente risolto senza alcun ferito, con soli danni agli scafi.
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