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Roberto Sanna
Il nuraghe fatto costruire dalla comunità sarda alla periferia di Biella
Il nuraghe fatto costruire dalla comunità sarda alla periferia di Biella

Nel Biellese una comunità sarda di oltre 6000 persone. Alle porte della città un nuraghe: l'omaggio che gli emigrati hanno voluto costruire nella loro terra adottiva

22 febbraio 2011
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BIELLA. Arrivi alla periferia di Biella e vedi un nuraghe. Non è un miraggio e nemmeno ha alle spalle millenni di storia: è l'omaggio che la comunità sarda ha voluto costruire nella sua terra adottiva.

Nel Biellese è presente infatti una comunità sarda di oltre 6.000 persone. Molti di terza e quarta generazione, ma sempre legati all'isola da un filo indissolubile. E non a caso domenica la Dinamo ha avuto il sostegno del circolo "Su Nuraghe", che per mano del presidente Battista Saiu (partito 42 anni fa da Pozzomaggiore) ha consegnato all'intervallo alcuni regali al gm Pinuccio Mele con una cerimonia nella quale anche il sindaco ha ribadito il gemellaggio e l'amicizia tra Biella e Sassari sottolineata anche da uno striscione in tribuna.

Massimino Chessa è un emigrante di lusso, forse, ed è anche un po' il simbolo di questo legame visto che a Biella sta benissimo ma vuole sempre vedere al palazzetto la bandiera dei Quattro mori. E il papà Giacomo, colonnello della Brigata Sassari, può sentirsi a casa nel circolo Brigata Sassari costituito recentemente. "Su Nuraghe" è un punto di riferimento per Biella: la sede è in un locale di 1.000 metri quadri, con biblioteca (ricchissima di titoli sardi) e un ambulatorio con 14 infermiere che prestano servizio gratuito alla comunità locale.

Un omaggio, quest'ultimo, anche alle prime ondate di immigrazione dalla Sardegna: un'impronta tutta femminile di infermiere e operaie. Successivamente arrivarono le ondate maschili e quelle con le famiglie ad allargare la comunità. L'impegno è sempre stato quello di trasmettere anche alle generazioni successive l'amore e il rispetto per la Sardegna: in tanti continuano a visitare la terra d'origine e, a Biella, conservano il senso di appartenenza alla comunità sarda.

«Organizziamo anche qualche appuntamento gastronomico - sgombra il campo Saiu - ma sono appuntamenti minimi in quella che è la nostra attività a Biella». Il sito (www.sunuraghe.it) propone un ricco calendario di eventi, molti in omaggio alla Sardegna. Perciò non stupitevi se passando a Biella vedete un nuraghe: niente di più normale, in quella che è una comunità sardo-piemontese perfettamente integrata.

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