La Nuova Sardegna

Mariano Deidda, il compositore sardo che canta Pessoa

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Mariano Deidda, il compositore sardo che canta Pessoa

L’artista, nato a Iglesias, mette in musica i grandi poeti E in Portogallo da qualche tempo è celebrato come una star

16 gennaio 2014
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Mariano Deidda è uno di quei sardi dei quali molti sardi sanno poco. Eppure è sicuramente il sardo più celebre in Portogallo.

Nato a Iglesias nel 1951 e trasferitosi a Torino con la famiglia, quando aveva dieci anni, non ha mai smesso di sentirsi sardo. Anzi della Sardegna e della sua cultura gli è rimasta, da sempre, una "saudade" che affiora in continuazione e alimenta la sua poesia e la sua fiolosofia di cantautore e compositore.

Ma chi è Mariano Deidda?

«Sono sardo, sardissimo- dice- un sardo in viaggio. Sono partito dall'isola non per mia volontà ma per necessità della mia famiglia. Le cose che conservo nel profondo del mio cuore sono in Sardegna. Mi porto dentro il gusto, il sapore, le passeggiate al fiume... Mio padre, dopo l'emigrazione, è voluto ritornare in Sardegna».

Gli appassionati di canzone d'autore lo ritengono uno dei più sensibili artisti della fertile corrente artistica del Nord Ovest che include tra gli altri cantautori come Gian Maria Testa.

Molti, Mariano. hanno imparato ad apprezzarlo dopo averlo applaudito al Premio Tenco, al Premio De André e al Premio Recanati, al Premio Grinzane Cavour, al Premio Europa Expo insieme al regista portoghese Manoel de Oliveira, al festival della Letteratura di Mantova, o al festival Du Poeme Chanté di Beirut dove ha rappresentato l'Italia.

La Casa Fernando Pessoa di Lisbona definisce il cantautore e compositore sardo "dopo Antonio Tabucchi uno dei più importanti divulgatori dell'immagine e dell'opera di Fernando Pessoa in Italia".

E al grande poeta e scrittore portoghese, una delle figure più importanti dell'universo letterario mondiale del secolo scorso, Mariano ha dedicato quattro dischi, compreso il suo disco più recente, "Mariano Deidda canta Pessoa, Mensangem" pubblicato nello scorso novembre e accolto trionfalmente in Portogallo.

Ma perchè Pessoa?

«E' stata una scoperta quasi casuale- dice Deidda- era il 1986 e comprai "Diario dell'inquietudine", l’opera più importante di Fernando Pessoa. L'ho subito trovato un libro straordinario. Leggevo e rileggevo il libro e ogni volta scoprivo doppi e tripli significati diversi e più profondi di ogni pagina. E questo mi affascinava e mi affascina ancora».

«C'era, c'è nel Portogallo- continua Mariano- qualcosa di molto familiare per me sardo di Iglesias. Quando sono stato a Porto Santo, un'isoletta di pochi chilometri quadrati, a mille chilometri da Lisbona, nell’Oceano Atlantico. La piazzetta di Porto Santo è simile a piazza Sella di Iglesias, con quelle palme che la circondano e una struggente atmosfera simile a quella che conosco in Sardegna...".

Un'atmosfera che ogni volta strega il cantautore che si fa ispirare sempre più dalle opera di Fernando Pessoa e dei suoi tanti eteronomi. «Contattai l'editore Feltrinelli che aveva pubblicato "Il diario dell'Inquietudine". E ho conosciuto Luciana Stegagno Picchi, Antonio Tabucchi e Maria Josè del Lancastre , massime autorità in Italia della letteratura portoghese. Il consiglio che mi dettero fu uno solo "continua a musicare le poesie e le opere di Pessoa».

E così ha fatto e fa da tempo Deidda che nei suoi dischi e nei suoi dischi dispensa poesia e saggezza. «Aveva ragione Gramsci,– dice Mariano– lo studio e l’intelligenza sono la nostra maggiore risorsa: la tecnologia ci migliora la vita ma non dobbiamo esserne schiavi. Viviamo meglio di come vivessero i nostri nonni. Nelle nostre case abbiamo l’acqua potabile e il riscaldamento. La crisi economica? Potrebbe essere l’occasione per riflettere sui valori della nostra vita. La crisi: non ne usciamo se continuiamo a fare gli errori del passato. E poi consideriamo questa nostra vita sulla terra come una vacanza breve, senza consumare il pianeta ma avendo cura di consegnarlo in buone condizioni a chi verrà dopo di noi».Ecco perchè Mariano Deidda è diventato un personaggio che ha aiutato i portoghesi a riscoprire Pessoa: programmi in tv, interviste sui maggiori organi di informazione. Ogni disco, ogni concerto è un evento. Una vera star.

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