Vertice alle 7 del mattino per le riforme
In stile renziano gli incontri fra il governatore e gli assessori Demuro ed Erriu
CAGLIARI. La stagione delle riforme val bene un vertice alle 7 e qualcosa del mattino. A quell’ora, in viale Trento, il governatore Francesco Pigliaru si è incontrato con l’assessore Gianmario Demuro (Affari generali) e poi con quello agli Enti locali, Cristiano Erriu. L’agenda della mattina era zeppa di appuntamenti e sarebbe stato quello il motivo del vertice organizzato prima del solito orario d’ufficio. Ma a parte gli impegni della giornata, proprio sulle riforme la Giunta vuole correre spedita. Più volte lo stesso governatore ha detto che «giugno sarà il mese della svolta» sia sulla riorganizzazione della «macchina regionale» sia sugli enti locali ancora appesi all’incertezza dopo che sono cancellate e commissariate le Province. Sull’esito delle due riunioni, che tra l’altro erano state annunciate dallo stesso Pigliaru sulla sua pagina Facebook ec è un’altra novità, non sono trapelate indiscrezioni dalla Regione. Pare comunque che le varie bozze siano a buon punto e i tempi annunciati per presentare i disegni di legge in Consiglio saranno rispettati. Si sa, ad esempio, che l’assessore Demuro ha in mente una riorganizzazione complessiva delle direzioni generali degli assessorati e un intervento deciso su enti strumentali, agenzie e società controllate con numerosi accorpamenti e anche rasoiate se le strutture sotto esame saranno ritenute inutili, sorpassate o doppioni di altre. Stessa decisione la Giunta si aspetta dall’assessore agli Enti locali, che ha sul tavolo la riorganizzazione post Province, ci sono da risolvere ad esempio i problemi delle competenze e del personale, e anche il nuovo codice delle autonomie. La scadenza è sempre la stessa, giugno, e dunque nei prossimi giorni le riunioni alle 7 del mattino diventeranno una consuetudine.
Spoil system. A uscire indenni dal riassetto delle cariche di primo livello sono stati in questi giorni Antonio Tilocca, presidente della Sfirs, e l’attuale commissario dell’Agenzia regionale del lavoro, Massimo Temussi. Nominati dalla precedente giunta di centrodestra, sono stati confermati dal centrosinistra secondo lo spirito – annunciato da Pigliaru – che «ogni caso sarebbe stato valutato con attenzione» e dunque non ci sarebbe stato uno spoil system selvaggio. Anche se in questi giorni l’assessore al Lavoro, Virginia Mura, ha annunciato per l’Agenzia del lavoro una nuova bozza di statuto in tempi brevi. Qualche contraccolpo lo spoil system lo avrebbe comunque provocato, o almeno è così a leggere l’interrogazione presentata dal consigliere regionale di Forza Italia, Marco Tedde. «Le tre agenzie agricole Agris, Argea e Laore – scrive Tedde – di fatto sono paralizzate dopo la revoca degli incarichi ai direttori generali senza che siano stati nominati i nuovi».
Vertenza entrate. Con un emendamento al decreto fiscale all’esame di Palazzo Madama, il senatore sardo Luciano Uras (Sel) punta a chiudere la Vertenza entrate della Regione nei confronti dello Stato in cui balla ancora almeno un miliardo. Secondo l’emendamento, se il ministero dell’Economia non trasferirà quanto dovuto nei tempi, anche secondo i calcoli della Corte dei conti, la stessa Regione è autorizzata comunque a spendere il “credito” oltre i limiti fissati dal Patto di stabilità per le infrastrutture, l’antincendio e la difesa del suolo. Ora bisognerà vedere se l’emendamento Uras passerà in commissione. (ua)